Roma – Colorata, festosa, multilingue, con partecipanti mediamente giovani e provenienti da tutta l’Ue: la Marcia per l’Europa 2017 è stata tutto ciò. Unica pecca: il corteo non era molto nutrito, tanto che, quando il gruppo dei federalisti europei si è congiunto a quello delle ong raccolte sotto lo slogan “La nostra Europa”, ai piedi del Colosseo si contavano non più di 2 o 3 mila persone. Non una folla oceanica, quindi, ma molto determinata nel chiedere un’Unione federale, più vicina ai cittadini, più coesa politicamente, più attenta al sociale e che sappia dare una risposta comune sulla questione migratoria e le altre sfide che si possono affrontare meglio a livello europeo perché la dimensione dello Stato nazionale non basta. Ecco la cronaca della giornata degli europeisti, arrivati a Roma per celebrare i sessant’anni della Comunità europea.
Stanishev (Pse): “Non possiamo lasciare l’Europa nelle condizioni attuali” – Il presidente del Pse, Dimitri Stanishev, sottolinea invece che “non possiamo lasciare l’Europa nelle condizioni attuali, al contrario, abbiamo bisogno di maggiore integrazione”.
Verhofstadt: “Serve azione vera e concreta” – Anche Guy Verhofstadt, capo negoziatore del Parlamento europeo per la Brexit, è insoddisfatto dal documento siglato al Campidoglio. “Non abbiamo bisogno di una nuova dichiarazione, ma di un’azione vera e concreta”. Ai capi di Stato e di governo, Verhofstadt imputa una totale assenza di volontà di avanzamento dell’integrazione. La maggior parte di loro, accusa, “vuole l’Unione europea così com’è perché non è un’unione”.
Pittella: “Dichiarazione Roma non è la migliore possibile, ripartire da pilastro sociale” – I federalisti europei hanno raggiunto il luogo di raduno da dove tra poco partirà la Marcia per l’Europa, dopo alcuni interventi di esponenti politici. Tra questi il capogruppo S&D Gianni Pittella, secondo il quale “la dichiarazione firmata da pochi minuti dai leader europei non è la migliore possibile ma contiene un punto per andare verso gli Stati uniti d’Europa, e quel punto è l’Europa sociale”. Senza costruirla, conclude Pittella tra gli applausi della piazza, “non andremo verso gli Stati uniti d’Europa, ma verso il disastro”
Alla #MarchForEurope2017 ci sono loro. Una delegazione di inglesi che scandisce, tra gli applausi, «No #Brexit» pic.twitter.com/85H3rXZDDO
— Daniele Viotti (@danieleviotti) March 25, 2017
#unitafortesociale: iniziamo la marcia del @MOVFEDEUROPEO per le vie di #Roma insieme ai colleghi @eurodeputatipd #EU60 #EuropeTogether pic.twitter.com/Cc0gqoCdBS
— Damiano Zoffoli (@DamianoZoffoli) March 25, 2017
11.20 Il dibattito si fa acceso quando l’europarlamentare francese, Sylvie Goulard, denuncia che “i capi di governo difendono gli interessi nazionali” lamentandosi spesso nei confronti di Bruxelles. Ma l’esempio che cita, le richieste di flessibilità rispetto alle regole di bilancio, fa inalberare il suo collega italiano Roberto Gualtieri, che difende le richieste avanzate a suo tempo dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e la linea dell’attuale esecutivo. Per Gualtieri, “se l’Europa deve procedere deve procedere l’Europa politica” e criticare l’austerità di bilancio “non vuol dire criticare l’Europa ma portare la politica in Europa”.
10.50 È però l’intervento del deputato europeo Alyn Smith, del Partito nazionale scozzese, a far infiammare la platea dei federalisti europei. Salendo sul palco in kilt, il tradizionale abito del suo Paese, Smith riceve uno scroscio di applausi quando esprime l’augurio che “la Scozia trovi il modo per rimanere nell’Unione europea” anche dopo la Brexit.
#ScotlandInRome: @AlynSmithMEP with @ElmarBrok_MEP. #EU60 pic.twitter.com/kGHIzTOCeY
— Michael Gray (@GrayInGlasgow) March 25, 2017
10.45 Per Brando Benifei, parlamentare europeo del gruppo S&D, “per rilanciare l’Unione europea serve un impegno dal basso, che coinvolga i giovani”, molti dei quali “hanno perso dimestichezza con la democrazia” e quindi bisogna “riportarli a partecipare” alla vita politica, e per farlo “abbiamo bisogno che l’Europa cambi”
10:30 L’eurodeputata del Pd, Silvia Costa, lancia l’appello a “ricostruire la prospettiva degli Stati uniti d’Europa con questa nuova generazione, che ce l’ha nel Dna”. Sulla Dichiarazione di Roma, dice, “noi parlamentari europei avremmo voluto un documento più forte e ambizioso, ma dobbiamo ripartire da qui e capire che questo è lo stato delle cose”
09:30 I federalisti europei: “Serve mobilitazione per l’Europa dal basso” – Ha preso il via la conferenza dei federalisti europei che più tardi si metterà in cammino per la “Marcia per l’Europa”, il corteo che partirà da Piazza della Bocca della Verità e arriverà al Colosseo per chiedere più integrazione con l’obiettivo di arrivare agli Stati uniti d’Europa. Tra i manifestanti Captain Europe, il supereroe che combatte “le falsità sull’Europa” con le armi “dell’informazione e dell’onestà”. Pier Virgilio Dastoli, presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo invitata considerare la data di oggi come un momento di riflessione “sull’Europa che non è a più velocità ma a più lentezze” e la sua costruzione deve essere rilanciata “con una mobilitazione dal basso” perché i leader europei non riescono a fare nulla” e rilasceranno alla fine una dichiarazione insoddisfacente.
Foto di Domenico Giovinazzo