Bruxelles – Alcuni eurodeputati, prevalentemente del gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea, hanno inviato una lettera al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker per esprimere la loro preoccupazione riguardo al via libera al glifosato. Gli autori della lettera protestano contro la decisione presa dagli esperti consultati dalla Commissione di considerare sicuro per la salute quello che definiscono un “terribile pesticida”. L’iniziativa arriva da un team di europarlamentari delle più diverse formazioni politiche che vogliono vederci chiaro sull’affaire glifosato/Monsanto.
I ‘Monsanto papers’, una serie di documenti pubblicati a seguito di un processo negli Stati Uniti contro l’agroindustria, sembrano rivelare che la multinazionale Monsanto sia stata l’artefice delle ricerche usate per stabilire la pericolosità o meno dell’erbicida, sostengono gli eurodeputati. Questi ritengono che gli studi, poi attribuiti successivamente ad accademici, siano stati letteralmente scritti dalla multinazionale e usati poi dalla European Food Safety Authority (Efsa) per stabilire che il glifosato non è genotossico. Gli autori della protestano sottolineano come invece l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ritenga il glifosato “probabilmente cancerogeno”. L’approvazione del pesticida da parte dell’Ue è comunque destinata a “scadere” entro la fine di quest’anno, al massimo, ricordano.
Nella lettera a Juncker, gli eurodeputati chiedono al presidente della Commissione di “prendere misure urgenti” riguardo all’uso del glifosato, per garantire la protezione della salute pubblica. Ma anche di raccomandare alle autorità europee responsabili (Agenzia chimica europea e Agenzia per la sicurezza del cibo) di “rivedere la validità degli studi utilizzati” per autorizzare il pesticida. Per il futuro, gli autori della lettera chiedono a Juncker di creare una “lista nera delle compagnie che producono menzogne e di impedire il contatto diretto al personale della Commissione e delle Agenzie europee ai lobbisti al solo della Monsanto”, come già fatto per il settore del tabacco. Infine, si chiede di “lanciare un’investigazione per capire se la Monsanto abbia deliberatamente falsificato gli studi sulla sicurezza del glifosato” e nel caso prendere “provvedimenti legali nei confronti della multinazionale”.