Bruxelles – “La nostra sfida ora è trasformare il mercato interno dell’Ue da fisico a digitale”. Ne è convinto il commissario europeo al mercato digitale Andrius Ansip, che stamane ha inaugurato il Digital Day a Roma, un evento per riunire i maggiori stakeholder europei e discutere dei passi necessari per rilanciare l’innovazione a livello del mercato interno.
“Quando è nata, la Comunità economica europea aveva un’ambizione fondamentale: creare un mercato unico basato sulle quattro libertà: libertà di movimento dei beni, delle persone, dei capitali e dei servizi. Questo mercato unico – il più grande al mondo – rappresenta le fondamenta dell’Unione europea come la conosciamo”, ha detto Ansip aggiungendo che tuttavia “non sta funzionando tutto al meglio in un contesto digitale. Per rimanere rilevanti nel 21esimo secolo, le quattro libertà del mercato europeo devono diventare digitali”.
Il commissario ha poi riflettuto sull’importanza del momento per rilanciare la digitalizzazione dell’Europa: “Le celebrazioni di questa settimana sono un’opportunità per discutere del futuro dell’Ue. Per me, per tutti gli europei, il futuro è digitale. Nel corso degli anni i leader europei hanno lavorato per garantire che i benefici economici dei mercati integrati raggiungessero tutti. Lo stesso deve essere fatto nell’ambiente digitale”. “Ecco perché il Digital day è devoto alle aree in cui il singolo mercato digitale può avere un impatto diretto sul futuro delle persone e su come possiamo ottenere il massimo dalle nuove tecnologie”, ha sottolineato il commissario europeo.
“Il legame tra Europa e digitale è forte, perché entrambi possono moltiplicare le opportunità per i cittadini”; ha detto Sandro Gozi, sottosegretario alle politiche europee, intervenendo al discorso di inaugurazione della giornata. Gozi ha spiegato: “Il digitale può farlo nei settori del mercato del lavoro, della crescita economica, dell’informazione, della conoscenza. L’Europa, dal canto suo, moltiplica le opportunità eliminando barriere e confini nazionali”. Il governo italiano, ha concluso Gozi, “sostiene fermamente l’impegno della Commissione Ue sul digitale: dobbiamo avanzare più velocemente, come il nostro Paese si è impegnato a fare nel corso degli ultimi due anni, attestandosi tra i fast mover in questo campo dopo essere partito dalle ultime posizioni. Con l’impegno di fare in modo che il digitale non diventi un mezzo di esclusione, ma di inclusione sociale: un elemento che deve essere ben chiaro in ogni agenda digitale”.
Nel corso dell’evento, i ministri dei Paesi Ue firmeranno una dichiarazione d’intenti per fare dell’Europa un punto di riferimento globale nell’high performance computing, e un’intesa per organizzare sperimentazioni comuni sulla guida connessa. Durante i lavori sarà lanciata anche una piattaforma europea che metta in collegamento tutte le iniziative nazionali per aiutare il settore industriale a digitalizzarsi e a innovarsi. Sarà inoltre presentato un progetto per testare nuove modalità che incoraggino stage e tirocini oltre i confini nazionali, e si approfondirà il tema del cambiamento del lavoro e delle nuove opportunità per i giovani. Infine sarà presentato l’European interoperability framework, la piattaforma che consentirà alle pubbliche amministrazioni degli stati membri di seguire linee guida e tecnologie comuni per lo sviluppo dei servizi ai cittadini, in modo da rendere i sistemi interoperabili e razionalizzare le spese.