Bruxelles – Batteri di legionella nelle docce del Parlamento europeo a Bruxelles hanno fatto scattare l’allarme sanitario nell’Istituzione comunitaria. I dipendenti e i deputati che hanno usato le docce nelle ultime settimane sono stati oggi invitati a consultare le istruzioni sanitarie e, se hanno qualche sintomo inusuale, a farsi immediatamente visitare da un medico.
Ieri, durante dei controlli di routine sulla salubrità dei bagni e delle docce del Parlamento europeo, i tecnici hanno rilevato “il superamento dei criteri di qualità dell’acqua a causa della presenza di legionella nell’acqua calda di alcune docce nelle zone G ed E dell’immobile Altiero Spinelli”, scrive una nota inviata oggi ai dipendenti dell’Eurocamera. Lo scorso anno vi fu un altro allarme simile a questo.
La nota aggiunge che “per motivi di precauzione” la distribuzione di acqua calda è stata sospesa “e i trattamenti necessari sono stati realizzati”. L’utilizzazione dell’acqua fredda, invece, “non presenta rischi”. Ma, sottolinea la nota “se avete utilizzato la doccia nelle tre settimane precedenti il 22 marzo vi invitiamo a consultare il Servizio Medico del parlamento”. Comunque, si sottolinea, “è importante essere vigilanti e riportare ogni sintomo a un medico appena questo appare”.
Ancora per due o tre settimane, però, le docce resteranno chiuse “finché nuovi test non confermeranno l’eradicazione del rischio”.
La lettera del Servizio medico del Direttorato generale per il personale giunta questa mattina aggiunge che “non si può essere infettati né per l’ingestione di acqua contaminata né lavandosi le mani, ma solamente inalando le goccioline di aerosol che si creano utilizzando la doccia”.
La legionellosi, spiega ancora la nota, “è un’infezione respiratoria causata dall’inalazione di batteri di legionella in aerosol”. Nelle sue forme più lievi può sembrare un’influenza e spesso “si risolve spontaneamente”. Però, aggiunge il Direttorato nella lettera, “in alcuni casi un infezione più grave può portare a non comuni forme di polmonite… e devono essere eseguiti esami di laboratorio per confermare la diagnosi”. Normalmente, conclude la nota, “ci vogliono tra i due e i dieci giorni per sviluppare i sintomi, ma molto raramente possono essere necessarie tre settimane”.
I sintomi iniziali sono “una tosse secca, febbre, mal di testa e alle volte diarrea, seguiti in qualche caso da polmonite”. per curarla ci sono degli antibiotici specifici “se la diagnosi è fatta tempestivamente”. La lettera si conclude avvisando che “la legionella non può essere trasmessa da una persona all’altra”.