Bruxelles – Jeroen Dijsselbloem deve dimettersi dalla presidenza dell’Eurogruppo. A chiedere la poltrona dell’olandese è il gruppo dei Socialisti e democratici (S&D) in Parlamento europeo, la stessa famiglia politica cui appartiene il partito laburista olandese (Pvda). La decisione è stata presa al termine della riunione dell’ufficio di presidenza del gruppo. A comunicarla il presidente, Gianni Pittella. “Invitiamo Dijsselbloem a lasciare la carica. L’Eurogruppo merita un muovo presidente progressista”.
La sfiducia del gruppo parlamentare è legata alle dichiarazioni di Dijsselbloem sulle spese folli per “la bella vita” che, secondo lui, compirebbero Stati membri dell’Ue, in particolare al sud. “Da parte di Dijsselbloem ci saremmo aspettati scuse chiare dopo le affermazioni vergognose impossibile da fraintendere”. Le scuse però non sono arrivate, e per Pittella “questo conferma che Dijsselbloem è inadatto come presidente dell’Eurogruppo”.
Dopo essere stato scaricato dal Partito socialista europeo, Dijsselbloem riceve la prima sfiducia del suo stesso partito. Nel gruppo S&D che ha preso la decisione di chiedere le dimissioni dell’olandese, ci sono anche i tre deputati europei del Pvda Agnes Jongerius, Kati Piri e Paul Tang.