Bruxelles – Ogni anno nell’Unione europea vengono macellati 340 milioni di conigli, il 98% di questi viene allevato in gabbie a batteria, in spazi angusti in cui a stento questi animali riescono a muoversi. Mentre per galline ovaiole, vitelli e maiali esiste una legislazione comunitaria sugli standard minimi che devono essere garantiti negli allevamenti per i conigli questo tipo di norme non esistono. Il Parlamento europeo, con una risoluzione approvata con 410 voti a favore, 205 contrari e 59 astensioni, chiede perciò agli Stati membri di eliminare gradualmente le gabbie in batteria e spingere gli allevatori a sostituirle con alternative più sane come gli allevamenti a terra.
“Abbiamo bisogno di norme minime per la protezione di questi animali, come abbiamo per galline ovaiole, maiali e mucche”, ma “allo stesso tempo, dobbiamo prendere in considerazione le esigenze economiche degli allevatori”, ha dichiarato il relatore Stefan Eck (Gue). Per questo i deputati sottolineano la necessità di trovare un equilibrio tra il benessere degli animali, la situazione finanziaria degli agricoltori e l’accessibilità della carne di coniglio per i consumatori. Per farlo insistono sulla necessità di un sostegno finanziario specifico per gli allevatori per attutire l’impatto di ogni nuova misura obbligatoria, utilizzando i fondi per lo sviluppo rurale dell’Ue. “C’è stato un calo della domanda di carne di coniglio perché i consumatori chiedono standard di salute e di benessere più elevati per gli animali negli allevamenti”, ha fatto notare Eck secondo cui “ciò che ora dobbiamo fare è armonizzare il mercato interno e soddisfare i desideri dei consumatori tendo anche in considerazione il benessere degli animali”.