Bruxelles – C’è la crisi, ma non per tutti. Cresce in Europa il popolo dei croceristi, quelle persone che decidono di passare un periodo di vacanza a bordo di navi, normalmente di gran lusso, che li scarrozzano in giro per i sette mari tra casino, sfilate di moda, concerti, balli e, di norma, grandi mangiate.
Secondo i numeri diffusi oggi da Cruise Lines International Association (Clia), l’associazione della comunità mondiale delle crociere, nel 2016 si è registrato un aumento del 3,4 per cento dei passeggeri europei rispetto al 2015, essenzialmente guidato dai mercati del Regno Unito (popolo di navigatori) e della Germania. L’Italia ha invece registrato un calo, contenuto da poco più di 800mila viaggiatori nel 2015 a 751mila nel 2016, ma resta il terzo mercato europeo con una quota dell’11 per cento. “Un piccolo calo nel 2016 che però si inserisce in un trend positivo dal 2013, nonostante la crisi economica, i problemi regolatori e fiscali, nonché quelli legati alle ‘Grandi Navi’ a Venezia”, spiega Francesco Galietti, direttore di Clia per l’Italia.
L’indagine annuale Clia è stata presentata da Kyriakos Anastassiadis, presidente dell’associazione e capo di Louis Cruises al Global Seatrade 2017.
Proprio in parallelo con la crisi economica, il mercato crocieristico europeo è in costante crescita negli ultimi dieci anni, raggiungendo fino a 6,7 milioni di passeggeri europei nel 2016.
Il trend negli ultimi cinque anni è verso l’alto in tutti i mercati europei, in particolare in Germania, con uno sbalorditivo 11,3 per cento di crescita raggiungendo un record di oltre 2 milioni di passeggeri. Il Regno Unito è salito del 5,6 per cento con quasi 1,9 milioni di crocieristi, e la Spagna ha continuato il suo recupero dopo un calo nel 2014, con un mercato delle crociere in espansione del 4,2 per cento.
Come negli anni precedenti, 4 europei su 5 hanno scelto crociere in Europa, con la metà di loro che hanno scelto le isole del Mediterraneo e dell’Atlantico, e il 21 per cento ha navigato verso il Nord Europa e del Baltico.
Anastassiadis ha spiegato che “la nostra previsione di crescita del mercato della crociera in Europa è ben confermata per il 2016, nonostante le sfide socio-politiche che abbiamo dovuto affrontare in Europa. Il 2017 sarà un altro anno positivo, con l’arrivo di 26 nuove navi”.
I principali dati di Clia per l’Europa sono questi:
· 6.674.000 europei hanno fatto una crociera nel 2016, per una durata media di 8 notti.
· La Germania è leader di mercato in Europa, con 2.018.000 passeggeri, in crescita del 11,8 per cento in un anno.
· Il Regno Unito, con un aumento del 5,6 per cento in termini di passeggeri, ha avuto un anno record con quasi 1,9 milioni di passeggeri.
· La Spagna è cresciuta del 4,2 per cento.
· Quattro europei su cinque hanno scelto una crociera in Europa. Il Mediterraneo rimane la destinazione più popolare, ma il Nord Europa sta diventando sempre più amato, in crescita del 2,1 per cento nel 2016.
· Il 18,3 per cento delle navi sono state dispiegate nel Mediterraneo nel 2016, e l’11,1 per cento nel resto d’Europa.
· Ci sono 39 linee di crociera gestite in Europa, che utilizzano 123 navi.
· Nel 2015 il settore delle crociere in Europa ha contribuito a 360,571 posti di lavoro; 41 miliardi sono stati il contributo totale all’economia, dei quali oltre 11 miliardi in redditi da lavoro dipendente.