Bruxelles – Il 25 marzo non può essere un momento di celebrazioni, ma il momento di vero rilancio di un progetto: quello dell’integrazione europea.
“Roma non sia un momento perso”, il monito di Gianni Pittella. Il capogruppo dei socialisti europei (S&D) in Parlamento europeo, invita sì a ricordare l’importanza dei sessant’anni di età dei trattati che hanno dato vita a quella che oggi si chiama Unione europea, ma anche a prendere decisioni coraggiose. L’approccio sul futuro dell’Europa è di quelli blandi e oltretutto sbagliato, secondo Pittella. In primo luogo non piace l’atteggiamento della Commissione europea, e poi non convince l’orientamento dei leader. Dal team Juncker “abbiamo bisogno di una commissione politica” che si assuma le responsabilità. “Consideriamo un errore mettere sul tavolo delle opzioni senza indicare una strada precisa”, rimprovera Pittella parlando de libro bianco dell’esecutivo comunitario sul futuro dell’Europa, dove si indicano cinque diverse possibilità e non si indicano preferenze. Dai governi Pittella si attende invece un percorso veramente comune. “Non possiamo dire che la prima scelta è dividere l’Europa in Paesi che vanno più velocemente e più lentamente. Non dobbiamo avere Paesi di serie A e Paesi di serie B”, ammonisce.
Pittella si attende dall’appuntamento di Roma un rilancio in grande stile dell’Europa. “Noi siamo tutti perché marcino insieme”. In tal senso, “non possiamo permettere che Roma diventi un momento perso” per questo rilancio.