Bruxelles – La Commissione europea esprime le sue “preoccupazioni” sulla riforma costituzionale proposta dall’attuale governo turco. Si parla di “seri timori per l’eccessiva concentrazione di poteri in un solo incarico” nel comunicato congiunto dell’Alto rappresentante per gli affari esteri Federica Mogherini e del commissario per la politica di vicinato Johannes Han sulla riforma turca, che sarà oggetto di un referendum popolare il prossimo 16 aprile.
“La Turchia ha diritto di decidere il proprio sistema di governo, come stabilito dalla Commissione di Venezia”, che è un organo consultivo del Consiglio d’Europa, ha dichiarato l’esecutivo Ue. Tuttavia la riforma “rischia di compromettere il sistema di pesi e contrappesi e l’indipendenza del sistema giudiziario”. Secondo Bruxelles allarma anche il fatto che “questo processo di cambiamento costituzionale abbia luogo sotto lo stato di emergenza”. La Commissione è stata chiara: se gli emendamenti proposti verranno approvati dai cittadini turchi nel referendum del 16 aprile, la loro implementazione “verrà considerata alla luce dei vincoli che la Turchia deve rispettare in quanto Stato candidato all’Unione europea e come membro del Consiglio d’Europa”.
Mogherini e Han hanno colto l’occasione per tornare sulle tensioni emerse negli scorsi giorni tra Ankara e varie capitali europee, dopo che alcuni comizi di membri del governo turco non erano stati autorizzati. “Bisogna evitare ulteriori escalation e trovare soluzioni per calmare la situazione”, ha chiesto la Commissione, ricordando come “le decisioni riguardo i comizi elettorali negli Stati membri facciano parte della competenza di quei Paesi, come previsto dal diritto internazionale e dalla legislazione statale”. L’Ue ha invitato quindi la Turchia a “evitare di far ricorso a espressioni eccessive e ad azioni che possono far peggiorare ulteriormente la situazione”. In ogni caso, “continueremo a svolgere i nostri incarichi nell’interesse delle relazioni Ue-Turchia”, hanno promesso Mogherini e Han.