Bruxelles – L’Unione europea prolunga di sei mesi le sanzioni contro persone ed entità russe per la crisi ucraina. La decisione è stata presa oggi dal comitato permanente dei rappresentanti dell’Ue, l’insieme degli ambasciatori degli Stati membri. Estesi al 15 settembre congelamento di beni e divieto di viaggio per 150 persone e 37 soggetti giuridici decretati per “la responsabilità nel minacciare l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”. La decisione potrà essere letta nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue che verrà pubblicata domani.
Introdotte a marzo 2016, le sanzioni sono state confermate ed estese l’ultima volta a settembre 2016. Quelle rinnovate oggi a Bruxelles, sono alcune delle restrizione imposte dall’Ue. Come risposta alla crisi ucraina gli Stati membri hanno decretato più pacchetti di misure sanzionatorie. Tra queste, le sanzioni economiche che colpiscono specifici settori, la cui validità è attualmente prevista fino al 31 luglio. Un altro pacchetto di misure restrittive, in vigore fino al 23 giugno, riguarda la risposta europea all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli e la cui applicazione è limitata ai territori in questione. Inoltre il Consiglio ha deciso di non tenere più i summit Ue-Russia come risposta all’annessione della Crimea, considerata illegale.