Bruxelles – “Nonostante quel che si dica attualmente dell’Europa, vedo tante ragioni per essere ottimisti: è la regione più collegata del mondo, ma anche la più educata, più socialmente sviluppata dal punto di vista del welfare. Abbiamo anche le più forti e più salutari giovani generazioni. La situazione non è per niente così male”. Ne è convinto il primo vice-presidente della Commissione europea Frans Timmermans, che stamane ha aperto un convegno di due giorni sull’economia circolare, in presenza di imprese, lobby e Ong provenienti da tutta Europa.
Timmermans spiega che il momento è cruciale: “Siamo alla quarta rivoluzione industriale, abbiamo bisogno di uno scontro di idee”. Benché consapevole che si tratti di una “grande sfida, sentita da molti come potenzialmente distruttiva”, il commissario alla Better regulation non si tira indietro: “Dobbiamo mostrare ai nostri cittadini che è un tempo di grande opportunità. Molte persone pensano che in questa fase abbiamo tutto da perdere e poco da ottenere, invece possiamo mostrare che c’è ancora tanto da guadagnare per l’Europa e i suoi cittadini”.
Una sfida difficile da affrontare per un motivo su tutti: la necessità di cooperare insieme a ogni livello di governo. Timmermans l’ha detto apertamente: “La vera sfida qual è? Sono i governi. Perché la transizione riguarda tutti i livelli di governo, dal piccolo comune fino allo Stato e alla cooperazione europea. Dobbiamo coinvolgere ogni singolo cittadino in questo percorso”. Una sfida da raccogliere al più presto, poiché “la transizione all’energia sostenibile è più veloce di quel che pensavamo”. Eppure c’è ancora qualcuno che resiste alla transizione usando argomenti ideologici e politici, “che noi dobbiamo smantellare”.
Per farlo bisogna convincere i cittadini, utilizzando argomenti concreti, poiché “gli ideali non bastano”. “Dobbiamo spiegare che la transizione energetica porterà maggiori opportunità ai cittadini in vari campi, dall’educazione alla scienza, fino a nuovi lavori per chi troverà nuove soluzioni”, ha affermato Timmermans. Che poi ha invitato la platea: “dibattiamo di cosa funziona, ma anche di quello che ancora non va, cosa deve essere fissato, come possiamo superare gli ostacoli ideologici o la contro-rivoluzione che ogni tanto vediamo. Pensiamo a come importare in Europa le buone idee che vediamo da altre parti del mondo”.
“L’economia circolare sta diventando una realtà dalla quale tutti possiamo beneficiare”, ha aggiunto Karmenu Vella, Commissario all’Ambiente. “La Commissione ha rafforzato la cooperazione tra grandi imprese e pmi, e punta a offrire supporto a chi vuole affrontare la transizione energetica e innovarsi. Nuove misure obbligatorie su fertilizzanti e rifiuti verranno adottate entro la fine dell’anno da Parlamento e Consiglio. Abbiamo aperto le porte e il cambiamento è in corso”, ha spiegato il commissario.
“Nell’economia circolare gruppi che hanno interessi comuni ma si incontrano raramente si trovano spesso faccia a faccia. Per questo il dialogo e le relazioni tra gruppi devono essere portate avanti in modo proficuo”, ha spiegato Vella. “La Commissione sta dando vita a nuove piattaforme, per i rifiuti alimentari e una piattaforma finanziaria, proprio per favorire il dialogo e aiutare chi chiede informazioni”. Le prossime priorità su cui si concentrerà la Commissione, ha indicato Vella, sono il riciclo della plastica e il riuso dell’acqua.