Bruxelles – L’Europa cambia e cambierà ancora. Ma come sta cambiando il modo di fare comunicazione delle Istituzioni europee in un momento di riflessione sul futuro dell’Ue? Andrea Maresi e Lucia D’Ambrosi questa domanda se la sono posta, e l’esito della riflessione è a disposizione di tutti i cittadini di europei nel libro “Dal comunicare al fare l’Europa – best practice e linee guida operative”. Il volume verrà presentato il 13 marzo a Roma, nello spazio Europa della rappresentanza della Commissione europea in Italia (via IV novembre 149), dopo il vertice dei leader dell’Ue che servirà alla preparazione delle celebrazioni dei 60 anni della firma dei trattati che hanno istituito la Cee, l’Unione europea di oggi.
L’Ue è chiamata a scelte esistenziali. Si deve fare la nuova Unione europea, e si rende necessario spiegare il cambiamento in atto. Bisogna raccontare l’Europa, in un momento dove a raccontarla in modo incisivo sembrano essere soprattutto le forze anti-europee. Il progetto comunitario si promuove a livello politico e dialettico. È dunque fondamentale “conoscere le Istituzioni europee, gli organi che ne fanno parte, le sue modalità di funzionamento e informare meglio i cittadini sui diritti e sulle opportunità offerte dall’Unione europea”. Questo l’obiettivo del libro, nella presentazione offerta dagli stessi autori, che discuteranno con il pubblico di questo e tanto altro alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi.
Un decalogo di buone pratiche, l’Ue come materia scolastica, i nuovi mezzi di comunicazione: tanti gli spunti di riflessione per la costruzione di una nuova cultura veramente europea. “Dal comunicare al fare l’Europa – best practice e linee guida operative” può rappresentare uno strumento utile per gli addetti ai lavori e, soprattutto, per chi finora ha dedicato poca attenzione a una questione così fondamentale come la convivenza pacifica tra popoli e nazioni.