Bruxelles – ‘Srbija, Rusija, ne treba nam Unija!’ (Serbia, Russia – non ci serve l’Unione europea!): urlavano così dai banchi del Parlamento serbo i deputati ultranazionalisti e antieuropeisti del partito Srs (Partito radicale serbo) di Vojislav Seselj a Federica Mogherini. L’Alto rappresentante Ue per la politica estera si trovava a Belgrado per una visita che fa parte del suo tour istituzionale nei paesi dei Balcani.
Neanche il tempo per Mogherini di entrare nell’aula del Parlamento che subito alcuni deputati si sono alzati in piedi esibendo cartelli con su scritto in serbo e in inglese ‘La Serbia non crede a Bruxelles’. Appena Mogherini ha cominciato il suo discorso altri deputati, seduti a pochi metri dall’Alto rappresentante, hanno cominciato a urlare ‘Serbia, Russia – non ci serve l’Unione europea’.
Nonostante l’evidente clima di tensione in Aula, Mogherini non si è lasciata intimidire, mostrando grande self control. La vice-presidente italiana della Commissione ha continuato fino alla fine il suo discorso, durato circa 20 minuti, mentre i deputati nazionalisti battevano sui banchi del Parlamento con le mani per aumentare il rumore. In vari momenti del discorso i deputati della maggioranza governativa si sono alzati in piedi ad applaudire, per sostenere la leader della diplomazia europea, ma nessuno, nemmeno il presidente dell’Aula, ha mosso un dito per fermare la rumorosa protesta.
“Non si tratta di una essere gentili con una donna, come forse qualcuno pensa nell’emiciclo di Bruxelles. Si tratta di diversi modi di interpretare il cammino che la Serbia ha intrapreso. Questo è legittimo, fa parte del dibattito di ogni democrazia. Ci tengo a dire che l’Unione europea rispetta ogni posizione della politica domestica”, ha affermato Mogherini nella conferenza stampa seguita al suo intervento in Parlamento. L’Alto rappresentante ha poi sottolineato: “Su una cosa voglio essere franca: l’Ue ha la porta aperta all’ingresso della Serbia nell’Unione, non vediamo l’ora di accogliervi nella famiglia europea. I passi avanti fatti finora sono importanti e il nostro impegno è assoluto e continuerà nei prossimi anni”.