Bruxelles – Gli Stati membri dovranno rimpatriare più di un milione di migranti irregolari. Lo stima la Commissione europea, nella comunicazione su una politica più efficace in materia di ritorni. E tra questi ci sono anche dei minori nono accompagnati che dovrebbero potere essere anche messi in centri di detenzione prima di essere rispediti nel proprio Paese di origine. A chiederlo è la Commissione europea che nella raccomandazione inviata agli Stati membri ricorda che secondo la direttiva in materia “gli Stati membri possono usare la detenzione con minori non accompagnati e famiglie con minori”, anche se “come ultima alternativa e per un periodo breve”. I Paesi, afferma “dovrebbero assicurare valide alternative alla detenzione per i bambini”, ma “dove un’alternativa non fosse possibile”, allora “una assoluta proibizione della detenzione potrebbe impedire di attuare tutte le misure necessarie ai rimpatri”, e per questo dovrebbe essere evitata.
In una nota il gruppo dei Socialisti & Democratici del Parlamento europeo si è detto “profondamente preoccupato per le osservazioni della Commissione che aprono alla detenzione di minori migranti non accompagnati in appositi centri di detenzione”, ricordando che nel solo 2015, più di 96mila bambini non accompagnati hanno chiesto asilo nell’Ue e presumibilmente 10mila risultano spariti. Per questo, si legge nella nota “la detenzione dei bambini immigrati è inaccettabile e non deve essere giustificata dalla Commissione in qualsiasi circostanza”.
Solo nel 2015 sono stati emessi 533.395 ordini di espulsione di immigranti irregolari e nel biennio 2015-2016 sono state presentate 2,6 milioni domande d’asilo, e solo il 57% di queste ha ottenuto un riconoscimento di prima istanza. Vuol dire che gli Stati membri potranno avere più di un milione di persone da rimpatriare una volta che tutte le richieste d’asilo saranno esaminate.