Bruxelles – La plenaria del Parlamento europeo ha revocato a grande maggioranza l’immunità parlamentare a Marine Le Pen. È stata quindi approvata la richiesta di revoca della giustizia francese, che intende portare a processo la candidata del Front National alle presidenziali per aver pubblicato su Twitter le immagini di tre esecuzioni di Daesh nel 2015, tra cui quella del giornalista statunitense James Foley. A firmare la relazione del Parlamento per la richiesta della revoca dell’immunità, l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Laura Ferrara.
La revoca dell’immunità riguarda unicamente il caso in questione e non l’inchiesta sui presunti incarichi fittizi degli assistenti di Le Pen, tra cui il suo bodyguard, retribuiti con i fondi del Parlamento europeo. La leader del Fn, che deve restituire all’Europarlamento circa 340,000 euro, la settimana scorsa si era rifiutata di farsi sentire dai giudici francesi in merito all’uso di quei fondi.
Secondo l’europarlamentare e vicesegretario federale della Lega Nord Lorenzo Fontana “il procedimento di inchiesta a Marine Le Pen per un tweet è una cosa ai limiti del surreale. Spiace che il Parlamento europeo abbia prestato il fianco ad accuse fuori dalla realtà. I, cosiddetti, europeisti, che tanto si riempiono la bocca con la libertà di espressione, stanno provando a tappare la bocca a una forza politica che, con le proprie denunce, il proprio consenso e le proprie proposte, gode di grande consenso”.
Fontana, che è nello stesso gruppo parlamentare della collega francese esprime “solidarietà a Marine Le Pen e a tutto il Front National. Non basta qualche tentativo di censura per fermare la forza delle nostre idee”.