Bruxelles – “Le donne devono guadagnare meno degli uomini perché sono meno intelligenti”. Janusz Korwin-Mikke finisce ancora nella bufera, questa volta per le dichiarazioni sessiste rilasciate nel corso della Plenaria del Parlamento di Bruxelles. L’europarlamentare polacco (esponente dell’estrema destra, nel gruppo dei Non Iscritti), non è nuovo a esternazioni contro le donne ed è noto per le sue posizioni a dir poco “eccessive”: una volta parlò di “giovani disoccupati trattati come i negri”, un’altra disse che le donne dovrebbero “stare a casa a crescere i figli”, un’altra ancora fece il saluto nazista in Aula per protestare contro l’idea di un biglietto ferroviario unico europeo. Il presidente del Parlamento, Antonio Tajani, ha deciso allora di avviare accertamenti sulle dichiarazioni che il controverso politico ha rilasciato ieri sera mentre a presiedere l’Aula c’era Evelyne Gebhardt (S&D), una dei 14 vicepresidenti del Parlamento.
I deputati europei erano impegnati nel dibattito sulle disparità salariali di genere, e tutti sottolineavano che esiste ancora un problema di differenza di retribuzioni tra uomo e donna. Non per Korwin-Mikke, però. “E’ giusto che le donne guadagnino meno: sono più deboli, più piccole e meno intelligenti rispetto agli uomini, e quindi devono percepire di meno”, ha detto nel suo intervento. L’argomentazione a sostegno della sue dichiarazioni è stata anche più bizzarra delle parole proferite in Aula. “Sapete in che posto si è classificata la prima donna alle olimpiadi di fisica teoretica polacche? L’ottocentesimo. E quante ragazze ci sono nei primi 100 posti tra i giocatori di scacchi? Ve lo dico io: nessuna”.
E a certificare poi che non si trattava di voci dal sen fuggite il fatto che Korwin-Mikke non contento le abbia ribadite anche sui social network. Il corrispondente del Daily Express ha riportato sul proprio profilo l’accaduto, dando vita al secondo atto della vicenda. “Il deputato europeo polacco Janusz Korwin-Mikke sostiene che le donne devono guadagnare di meno perché sono più deboli e meno intelligenti, e sì, siamo nel 2017”, il messaggio con commento personale di Nick Gutteridge. “Sì, è il XXI secolo, ed è tempo di sbarazzarsi degli stereotipi del XX secolo secondo cui le donne sarebbero uguali agli uomini”, la risposta di Korwin Mikke.
Antonio Tajani ha avviato un’inchiesta interna. Korwin-Mikke potrebbe aver violato l’articolo 11 del codice di condotta del Parlamento, che impone a tutti gli eurodeputati il rispetto reciproco e vieta linguaggio diffamatorio, razzista e xenofobo nel corso dei dibattiti parlamentari. In caso di violazione dell’articolo in questione, possono essere prese sanzioni che vanno dalla reprimenda alla multa, fino alla sospensione temporanea dell’incarico.