Bruxelles – L’Italia è uno dei pochi Paesi dell’Area euro in cui la disoccupazione è aumentata rispetto al dato dello scorso anno in questo periodo. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dall’Eurostat sulla disoccupazione, relativi a gennaio 2017. Il tasso di disoccupazione rispetto al gennaio 2016 è calato in 25 Stati membri dell’Ue, mentre è aumentato quello di Cipro, Danimarca e appunto Italia (dall’11,6% all’11,9%). Gli Stati con la minore disoccupazione sono stati Repubblica Ceca (3,4%) e Germania (3,8%).
La Penisola continua a registrare un livello di disoccupazione particolarmente elevato (11,9%). Attualmente è il quarto peggior Stato membro (su 28), sulla base dei dati dello scorso gennaio, meglio solo di Cipro (14,1%), Spagna (18,2%) e Grecia (23%). I miglioramenti più evidenti sulla disoccupazione, annuncia l’Eurostat, sono stati registrati in Croazia (da 14,8% a 11,3%), Spagna (da 20,6% a 18,2%), Ungheria (da 6,2% a 4,3%), Portogallo (da 12,1% a 10,2%), Slovacchia (da 10,4% a 8,6%) e Irlanda (da 8,5% a 6,7%). Il dato medio registrato nell’Eurozona in gennaio è stato di 9,6%, in calo rispetto al 10,6% dello scorso anno.
I dati italiani sulla disoccupazione giovanile (per gli under 25) sono ulteriormente preoccupanti. L’Italia, con circa 38 disoccupati ogni 100 giovani, si posiziona terzultima in questa speciale classifica, ancora una volta davanti soltanto a Grecia e Spagna. Imbarazzante il paragone con la Germania, che col suo 6,5% resta il miglior Paese membro. Rispetto a un anno fa la situazione del nostro Paese non è migliorata, anzi è rimasta costante: nel gennaio 2016 si era registrato il 38,7%. In generale la disoccupazione giovanile è in calo rispetto allo scorso anno: nell’Ue a 28 Stati ci sono 357.000 giovani disoccupati in meno, 198.000 nell’Eurozona.