Bruxelles – Riuscire a creare le condizioni perché la tecnologia 5G possa radicarsi in tutta Europa, è l’obiettivo che Andrus Ansip, vicepresidente della Commissione Ue per il Mercato unico digitale, spera di raggiungere entro il 2020. Ansip lo ha ribadito durante il Mobile World Congress 2017 di Barcellona, rinnovando la fiducia riposta negli Stati membri per “l’impegno nella digitalizzazione dell’industria”.
Secondo il commissario, l’Europa “può e deve stare in prima fila” nel campo delle tecnologie per la trasmissione di dati tra dispositivi mobili. Questo sarà possibile solo grazie all’implementazione del 5G, ovvero della quinta generazione delle tecnologie necessarie a far funzionare le comunicazioni. Ancora poco sviluppato, il 5G promette di raggiungere velocità da 100 a 1000 volte superiore rispetto al 4G attualmente in uso tra le grandi compagnie di telefonia mobile.
“Le telecomunicazioni sono la spina dorsale del Mercato unico digitale europeo”, ha aggiunto Ansip, sostenendo che la componente rivoluzionaria del 5G sarà la capacità di “trasformare il modo di vivere, lavorare, giocare e comunicare” della gente, e indicando “visione, velocità e cooperazione” come le tre cose fondamentali di cui l’Europa ha bisogno in questo campo. Un settore, quello del 5G, non del tutto standardizzato, nonostante il grande interesse a livello globale. Per questo, secondo Ansip, serve un grande impegno “per evitare la frammentazione a livello mondiale” e garantire “un processo che includa tutti”.
Il commissario ha inoltre aggiunto che per rimanere “una forza credibile nel contesto globale”, le aziende europee dovrebbero spingersi velocemente verso questa nuova tecnologia, perché di cruciale importanza per la digitalizzazione dell’industria. Un impegno, quello delle imprese, che avrebbe ripercussioni positive anche e soprattutto nel mondo del lavoro.