Bruxelles – Il progetto del gasdotto North stream 2 “non è un’infrastruttura necessaria”. Queste le parole del commissario europeo per il Clima e l’energia, Miguel Arias Cañete, a margine del Consiglio trasporti ed energia. Una presa di posizione netta quella del commissario, che ribadisce ancora una volta la contrarietà delle istituzioni europee al progetto del gasdotto voluto fortemente dalla Germania e dall’azienda russa del gas Gazprom, che permetterebbe al gas dei ricchi giacimenti della Siberia di arrivare nel territorio europeo tramite il mare del Nord, aggirando l’Ucraina.
“Preferiamo i gasdotti che uniscono ai gasdotti che dividono”, ha aggiunto Cañete, sostenendo che il progetto “non è in linea con gli obiettivi europei” sulla diversificazione e la sicurezza energetica, in quanto “non cambierebbe la situazione del mercato del gas europeo” e non immetterebbe nessuna nuova risorsa di approvvigionamento nel sistema delle fonti di energia.
La Commissione, fa sapere Cañete, “continuerà a sostenere il transito del gas russo attraverso l’Ucraina”, evitando così l’isolamento di Kiev, che rischierebbe di diventare ostaggio di Mosca.
Il North stream 2, inoltre, dovrà essere “conforme alle regole europee in tutti i settori, inclusi mercato interno, energia, ambiente e concorrenza”, e rispettare i principi sulla trasparenza delle operazioni, sulle tariffe non discriminatorie e sulla separazione delle attività tra fornitura e trasmissione del gas. Questo sarà possibile solo “all’interno di un quadro giuridico tedesco ben definito”, che non lasci alla legislazione russa il potere di regolarne le norme.