Bruxelles – Barack Obama presidente francese? “Oui, on peut”. Si può fare, secondo un gruppo di francesi, che ha creato un sito internet dedicato alla raccolta firme per chiedere che l’ex presidente degli Stati Uniti partecipi alle elezioni presidenziali in programma ad aprire e maggio. Obama2017.fr è il portale che si propone di raccogliere entro il 15 marzo non un milione di firme per chiedere la partecipazione alle presidenziali dell’ex presidente americano, bensì un milione di “promesse di voto”. Questo perché secondo il sito, Obama “ha il miglior curriculum del mondo per questo lavoro”. Altro che i candidati Benoit Hamon (Partito socialista), Francois Fillon (Partito repubblicano), Marine Le Pen (Front National).
Attenzione, però. L’iniziativa è una provocazione bella e buona, una dimostrazione della disaffezione di una parte del popolo francese nei confronti della classe politica nazionale, a destra come a sinistra (ma soprattutto a sinistra). Per poter essere eletti presidenti della repubblica francese occorre avere nazionalità francese. E’ previsto nella legge organica che disciplina il ruolo della più alta carica francese. Obama non ha nazionalità francese, e pur volendo, è difficile immaginare che possa ottenere nel giro di un mese o poco più. Dunque, anche se il motto di obamiana memoria “yew we can” è stato tradotto in francese per dare credito all’iniziativa, in realtà non si potrà portare Obama all’Eliseo. Il popolo francese lo sa bene, ma in attesa del voto si esprime in modo ironico e polemico sulla classe politica nazionale e lancia messaggi soprattutto a François Hollande e alla guache francese. “Dopo un quinquennio fantasma e in vista delle prossime elezioni presidenziali, riteniamo che si debba passare alla VI repubblica”. Gli indecisi e gli insoddisfatti giocheranno un ruolo fondamentale nelle elezioni francesi, mai così delicate non solo per il futuro della Francia ma pure per quello dell’Ue. Obama2017.fr testimonia proprio questo, che tra i cittadini-elettori c’è una fetta di scontenti che giocherà un ruolo importante. Con o senza Obama.