Bruxelles – Trovare l’accordo sulla posizione da tenere durante i negoziati con il Parlamento europeo per la riforma del sistema di scambio di quote di emissione (Ets). Questo l’obiettivo principale dei ministri dell’Ambiente europei che si riuniranno a Bruxelles martedì 28 febbraio. Mentre l’assemblea di Strasburgo ha già votato un documento comune, il Consiglio sta infatti ancora cercando di trovare la quadra. La presidenza maltese ha proposto un nuovo testo di compromesso, dove i punti più controversi per gli Stati membri sono la riduzione del rischio legato al fattore di correzione transettoriale, il rafforzamento del sistema Ets, i meccanismi di finanziamento e la compensazione indiretta dei costi del carbonio.
La proposta di direttiva da parte della Commissione europea risale al luglio 2015, ma la prima istituzione a prendere posizione ufficialmente sul testo, il Parlamento Ue, l’ha fatto solamente mercoledì scorso. Una volta che il Consiglio avrà fatto lo stesso, potranno partire i negoziati (trilogo) per arrivare a un’intesa fra le parti.
Il sistema Ets è uno degli strumenti principali che ha l’Unione europea per combattere il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di gas a effetto serra in maniera economicamente vantaggiosa.