Bruxelles – La commissione europea starebbe utilizzando “un doppio standard” nelle valutazioni sugli squilibri macroeconomici dei singoli Paesi pubblicate oggi. Il tutto in favore della Germania, che ancora una volta non subisce alcuna procedura d’infrazione grazie alla “riluttanza” delle istituzioni europee nel segnalare i forti squilibri dell’export tedesco. Questo è quanto denunciano i Verdi europei, per voce dell’europarlamentare e portavoce per le politiche economiche e finanziare, Sven Giegold.
“Quando si parla di infrazioni delle regole Ue, la Commissione europea tratta la Germania con molta più clemenza rispetto a Italia e Francia”, dichiara Giegold, facendo notare che lo speciale trattamento riservato ai tedeschi “genera disagio in Europa”.
“Se la Commissione europea applicasse in modo coerente le proprie regole, avrebbe dovuto avviare un procedimento nei confronti della Germania per l’alto surplus dell’export, che minaccia il corretto funzionamento dell’Unione economica e monetaria”. Secondo Giegold, i tedeschi dovrebbero “aumentare i loro investimenti e in particolare dovrebbero accrescere i bassi salari”. Questo “migliorerebbe le condizioni di vita in Germania, senza spingere i nostri partner verso un maggiore indebitamento”. D’altro canto l’europarlamentare dei Verdi mette in guardia anche gli altri Paesi, già sotto osservazione dalla Commissione, come Francia e Italia, invitandoli “a intensificare i loro sforzi per delle riforme economiche orientate verso la sostenibilità sociale e ambientale”.
La procedura per squilibri macroeconomici è lo strumento che la Commissione europea può utilizzare se la valutazione delle politiche di uno Stato membro, nell’arco del cosiddetto “semestre europeo”, risulti particolarmente destabilizzante per la zona euro.