Bruxelles – No all’ananas sulla pizza, meglio i frutti di mare. Parola del presidente della Repubblica dell’Islanda Guðni Th. Jóhannesson, che ha aperto una vera questione culinaria di livello internazionale.
In Italia è difficile trovare un nativo che prenda una pizza guarnita all’ananas, ma il piatto è comunque offerto in molte pizzerie, in particolare quelle frequentate da turisti. Perché in giro per il Mondo il gusto cambia ed anche una cosa, a nostro giudizio mostruosa, può piacere. Certo, non è più una pizza, è una cosa diversa, ma ognuno, per fortuna può mangiare quel che vuole.
Jóhannesson ha aperto la questione incontrando alcuni scolari, ai quali ha detto che si oppone “in maniera radicale” all’ananas sulla pizza. Apriti cielo!
Sulla questione è tutto un fiorire di tweet e il presidente della minuscola Repubblica ha risposto con un post sulla sua pagina Facebook. “A me l’ananas piace – scrive – ma non sulla pizza. Non ho il potere di impedire alle persone di mettercelo, e sono felice di non averlo”, ma, aggiunge, “sulla pizza preferisco i frutti di mare”. C’è una questione anche sul post, a dire il vero. Il testo è in islandese e in inglese, e nella sua lingua il presidente usa la parola “pesce” e non “frutti di mare” e qui pure si sono aperte diverse interpretazioni.
Il giovane e informale presidente, un ex professore di storia di 49 anni che qualche volta la sera tornando a casa dal lavoro tutt’ora si ferma a comprare della pizza al taglio, ha comunque tratto un gran beneficio da questa diatriba, rafforzando il suo gradimento tra i cittadini, che è già al 97 per cento.
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