Bruxelles – Come faranno quattro elefanti a stare in una 500? E se la mucca fa muuh, perché il merlo non fa meeh? Domande che Elio e Le Storie Tese porrà al pubblico di tutta Europa, offrendo risposte a suon di musica, colpi ad effetto, e risate a profusione. Pronti a tutto il meglio del loro meglio? La band italiana tutta sound e simpatia parte alla conquista d’Europa. Dopo mesi di preparazione, e a 35 anni dall’esordio sulle scene nazionali, arriva “Yes we can’t”, il primo tour degli Elii attraverso il continente. Il 23 febbraio concerto ‘zero’ a Parma, poi la tournée vera e propria. Nove Paesi, dodici date uniche. Budapest (2 marzo), Berlino (3 marzo), Colonia (4 marzo), Magonza (5 marzo), Lussemburgo (8 marzo), Amsterdam (9 marzo), Bruxelles (10 marzo), Londra (11 marzo), Parigi (12 marzo), Madrid (14 marzo), Barcellona (15 marzo) e Zurigo (17 marzo). In tempi in cui l’Ue rimette in discussione l’area Schengen, Elio e le Storie Tese promuove la libera circolazione della musica tra popoli e nazioni.
Per sua stessa ammissione la band varca il confine per almeno due motivi: scongiurare l’effetto-domino innescato dalla Brexit (“l’uscita di Brescia dalla Lombardia”, si precisa) ed evitare che gli Stati membri abbandonino il condominio Europa per il nervoso. La loro missione sarà portare la propria musica “a chi sta peggio di noi (Ungheria, Belgio, Germania) a chi sta uguale a noi (Francia, Confederazione Elvetica, Spagna) e a chi sta meglio di noi (Lussemburgo, Regno Unito)”. C’è poi la motivazione politica. Il 10 marzo a Bruxelles si tiene il vertice del Consiglio europeo, e giunge in città Supergiovane. Un caso? No, perché “ovunque ci siano governi che cerchino di limitare la vostra gioventù’, la ci sarà lui con le sue miccette sempre accese”. I governi d’Europa sono dunque avvisati: il progetto comunitario va svecchiato. W l’Europa, /\/\ i matusa.
Saranno soprattutto i cittadini europei l’obiettivo di Elio e le Storie Tese. Conquistare loro attraverso il linguaggio universale della musica, nella ricetta tipica del gruppo. Giochi di parole, di note, di costumi. Ilarità, cambio di stili, colpi di scena. Insomma, arriva Elio con la sua orchestra per trasformar la sera in una festa. Proprio quello che si propone e che promette il tour, dove la scaletta sarà modellata a seconda della serata. Spettacoli tutti diversi ma tutti uguali, perché sempre made in EELST. Vedere (e ascoltare) per credere.