Bruxelles – Gli Stati membri hanno trovato l’accordo sulla proposta della Commissione europea d’investire 444 milioni di euro in 18 progetti di nuove infrastrutture energetiche. L’obiettivo è quello di andare verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Unione dell’energia, con maggiori connessioni fra le reti europee, maggiore sicurezza delle forniture e più integrazione delle fonti rinnovabili nel sistema energetico Ue. Braccio finanziario dell’operazione sarà il Connecting Europe Facility, il fondo dell’Unione europea che sostiene i programmi per le infrastrutture e la sinergia tra gli Stati membri.
“Accolgo con favore l’accordo di oggi degli Stati membri”, ha dichiarato Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione europea per l’Unione energetica, ribadendo l’importanza del programma di finanziamento in quanto “un segnale tangibile di ciò che l’Unione energetica significa per l’Europa e di come l’Unione europea possa aiutare i Paesi a diventare più forti cooperando sempre di più”. Parole di apprezzamento anche dal commissario europeo per il Clima e l’energia, Miguel Arias Cañete, che ha definito l’accordo “una pietra miliare” quando parliamo di “un mercato europeo dell’energia più competitivo e pulito”.
Tra i 18 progetti selezionati solo uno coinvolge l’Italia ed è il Tap (Trans-Adriatic Pipeline), ultimo tratto del gasdotto che, dopo aver attraversato Grecia e Albania, porterà sulle coste pugliesi il gas dell’Azerbaijanin, e che avrà un finanziamento poco superiore ai 14 milioni di euro. Tra i più innovativi, il progetto dell’Irlanda del nord che prevede la trasformazione dell’energia rinnovabile prodotta in eccesso in aria compressa, per essere così depositata e sfruttata quando serve, e per produrne di nuova. Nel campo delle ‘reti intelligenti’, il progetto di Slovenia e Croazia consentirà al network dei due paesi di diventare più efficiente e più sicuro, grazie anche all’utilizzo di ulteriore energia rinnovabile. Infine, un importante programma nel settore dell’energia elettrica è il SuedLink, un progetto che prevede la costruzione di più di 700 km di cavi ad alto voltaggio sottoterra, per trasportare l’energia prodotta da una centrale eolica nel nord della Germania su tutto il territorio nazionale.