Bruxelles – Secondo il quotidiano “La Repubblica” il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker potrebbe lasciare il suo incarico entro il mese di marzo. “Jean-Claude Juncker nelle prossime quattro settimane potrebbe lasciare la presidenza della Commissione europea. La partita si giocherà a marzo, mese cruciale per il futuro dell’Unione e periodo durante il quale l’ex primo ministro del Lussemburgo deciderà se rimanere a Bruxelles oppure dimettersi”, scrive il quotidiano romano. Il pezzo del corrispondente da Bruxelles spiega: “Il bivio di fronte al quale si trova Juncker: riuscire a dare la propria impronta ad una Unione desiderosa di guardare al futuro con ambizione o rifiutarsi di gestire il declino europeo, lasciando la seconda metà del mandato ad uno dei suoi vicepresidenti, con il popolare finlandese Jyrki Katainen favorito rispetto al socialista olandese Frans Timmermans”.
Questo tipo di indiscrezioni insegue il presidente della Commissione da tempo, e lui le ha puntualmente smentite. Anche questa volta il suo portavoce, Margaritis Schina, le ha smentite, e con particolare durezza, definendole “fake news” e sottolineando che “abbiamo ancora molto lavoro da fare e non abbiamo tempo per i gossip”.
Many fake news and alternative facts reported today from Brussels. Lots of work ahead for @EU_Commission and @JunckerEU, no time for gossip.
— Margaritis Schinas (@MargSchinas) February 20, 2017
Poi con un tweet anche la vice portavoce Natasha Bertaud dice: “Quella di Repubblica è una pura illazione”.
This is pure fabrication.
— Natasha Bertaud (@NatashaBertaud) February 20, 2017
Dopo il referendum britannico per la Brexit ci fu un’impennata di voci su un suo possibile abbandono, ma Juncker smentì fermamente di sentirsi responsabile per quel risultato e dunque di sentirsi obbligato alle dimissioni. Più di recente, la scorsa settimana, in seguito a interpretazioni di una sua volontà di lasciare poiché aveva annunciato di non voler correre per un secondo mandato, il lussemburghese spiegò: “Non sono stanco, ma è una cosa che dissi già tempo fa: voglio fare questo lavoro per cinque anni e non di più”, disse rispondendo anche alle voci polemiche che circolano circa un suo “affaticamento” nello svolgere i suoi compiti.
Il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi, oggi a Bruxelles, ha spiegato che “Juncker ha formalmente smentito questa ipotesi [di dimissioni] attraverso il suo portavoce”. Gozi aggiunge poi che “da quello che leggo il motivo delle dimissione è legato al libro bianco sul futuro dell’Europa. A me risulta – dice però – che la Commissione europea lo presenterà, e la nostra posizione è chiara. Per noi è fondamentale che il Libro bianco sia presentato. E’ molto importante”, prima dell’appuntamento di marzo a Roma.
Il 25 marzo, a Roma, alle celebrazioni per i 60 anni dell’Unione si discuterà anche di un documento sul futuro dell’Ue, al quale contribuirà un libro bianco cui sta lavorando la Commissione. Ci saranno appena state le elezioni olandesi, alle quali seguiranno quelle francesi e forse quelle italiane. A settembre ci sarà il voto in Germania. Tutto questo mentre, secondo il programma attuale, saranno iniziati i negoziati per la Brexit. Certo, se Juncker decidesse di lasciare proprio ora, vista la sua storia di europeista che ha sempre lavorato per la stabilità, sorprenderebbe tutti e lascerebbe l’Unione con un problema in più.