Bruxelles – Quello del vicepresidente Usa, Mike Pence, a Bruxelles è stato un viaggio per ricucire, almeno all’apparenza, i rapporti tra Stati Uniti ed Europa. Nei suoi punti stampa, ai quali non è stato possibile fare domande, ha garantito che Donald Trump gli ha chiesto di venire a esprimere “il forte impegno degli Usa a continuare la cooperazione con l’Unione europea”. “Qualsiasi siano le differenze tra i nostri continenti, condividiamo gli stessi valori e soprattutto gli stessi scopi: promuove libertà e prosperità attraverso libertà e stato diritto, e a questi obiettivi rimarremo impegnati”, ha affermato Pence dopo l’incontro con il presidente del Consiglio europeo Donald Trump, per provare a far dimenticare le sortite di Trump come quella su “caos orribile” causato dalla gestione Ue della crisi dei rifugiati. Pence ha incontrato anche l’Alta rappresentante per la Politica estera dell’Unione Federica Mogherini. Nell’incontro, Mogherini, ha “riaffermato la forte volontà dell’Unione europea e continuare a costruire una forte partnership tra Ue e Usa sulla base di interessi e valori chiari” e a “cooperare strettamente tanto nelle questioni bilaterali quanto in quelle internazionali”. In una nota si aggiunge che nell’incontro si è parlato “di priorità comuni, dalla Siria all’Ucraina, dalla Libia a Medio Oriente, dall’Afghanistan alla Corea del Nord”.
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Pence, che nello stile si mostra molto composto e assolutamente lontano dalle intemperanze di Trump, si è detto sicuro che “quando Usa e Ue hanno pace e prosperità, c’è più pace e prosperità per tutti”, e per questo “sotto la guida di Donald Trump, l’impegno degli Stati Uniti verso l’Unione europea sarà costante e duraturo”.
“Non penso che sia arrivato il momento di dividere Usa e Ue, siamo stati partner per tanti decenni”, e “la stabilità globale è pesantemente dipendente dalle buone relazioni tra Usa e Ue”, ha affermato il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker.
Il vicepresidente (che sembra non aver fatto caso alla bandiera elettronica sbagliata che è stata esposta al Consiglio, con 51 stelle invece di 50, per giunta su sei righe invece che nove), ha anche provato a rassicurare i partner europei sulla volontà degli Usa di non diminuire il sostegno all’Alleanza atlantica. “Chiediamo agli europei di continuare e intensificare con noi lo sforzo per combattere il terrorismo radicale”, questo “richiederà maggiore coordinamento e condivisione di intelligence tra gli Stati Ue e tra l’Ue e la Nato”, ha spiegato assicurando che “gli Usa sono impegnati a continuare ed espandere la nostra collaborazione sulla sicurezza collettiva”.
Riguardo alla Russia Pence ha dichiarato che gli Stati Uniti “resteranno impegnati nella difesa dell’integrità territoriale delle nazioni in Europa”, e che continueranno a opporsi “allo sforzo russo di riscrivere i confini con la forza”. A tal riguardo “continueremo a supportare gli sforzi in Polonia e negli Stati baltici attraverso la Nato”, e rispetto all’Ucraina “continueremo a ritenere la Russia responsabile”, di quanto sta accadendo. Ma questo però non escluderà comunque un riavvicinamento tra Washington e Mosca in quanto Trump intende, ha spiegato il suo vice, “cercare nuovi modi per trovare un terreno comune”, con Vladimir Putin.
“Ho ascoltato parole che sono promettenti per il futuro e che spiegano molto rispetto all’approccio della nuova amministrazione a Washington”, ha concesso Tusk. Ma se a queste parole seguiranno i fatti altrettanto “promettenti” è ancora tutto da vedere.