Bruxelles – L’Italia parteciperà al progetto di brevetto europeo. In occasione della riunione del consiglio Competitività, il sottosegretario per gli Affari europei, Sandro Gozi, ha firmato i documenti che permettono al Paese di aderire al sistema di riconoscimento unico delle nuove invenzioni. L’applicazione provvisoria del brevetto europeo, ha spiegato, permette all’Italia di lavorare per “ospitare a Milano la divisione regionale dell’ufficio” per il brevetto comunitario. Il governo stima che grazie a questo nuovo sistema verrà abbattuto il 78% dei costi attualmente sostenuti per brevettare le soluzioni innovative. Inoltre lo stesso sistema permetterà una riduzione del 40% delle tasse processuali per piccole e medie imprese e microimprese. “L’Italia è attualmente il quarto Paese dell’Ue per mole di brevetti”, ha ricordato Gozi. Sarebbe il terzo, se non si considerasse il Regno Unito, alle prese con le procedure di uscita dall’Ue. Per questo la decisione assume “importanza”.
L’Italia decise di non aderire al sistema di brevetto unico per ragioni legate al regime linguistico. Si contestava la decisione di fondare il brevetto europeo sulle sole lingue inglese, francese e tedesco. L’Italia ha quindi fatto marcia indietro dopo che la Corte di giustizia europea ha bocciato il ricorso della Spagna, presentato sempre in contestazione al regime linguistico.