Bruxelles – Un Consiglio europeo più trasparente ed efficace, una Commissione Ue che sia un vero e proprio esecutivo, e un ministro europeo per le Finanze: sono le principali proposte avanzate da Sven Giegold, deputato e portavoce dei Verdi tedeschi al Parlamento europeo, in occasione del dibatto e del voto degli eurodeputati dei giorni scorsi sulle proposte per rilanciare l’integrazione europea in vista dei festeggiamenti per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma.
Nello specifico, la proposta prevede un Consiglio europeo non più legato al voto all’unanimità, che abbia lo stesso rango del Parlamento europeo, divenendo quindi “una seconda camera legislativa” dell’Unione europea. Questo dovrebbe rafforzare la cooperazione tra le due istituzioni, e allo stesso tempo consentire di andare avanti, anche nelle questioni più difficili, grazie al voto a maggioranza. Nel frattempo, la Commissione dovrebbe diventare il “governo dell’Unione europea”, ovvero quel braccio esecutivo capace di agire come qualsiasi altro governo democratico.
“L’Europa è forte solo quando andiamo insieme”, ha dichiarato Giegold ribadendo che “La giusta risposta alle crisi e ai populismi non è quella di andare da soli, ma un rafforzamento delle istituzioni e degli interessi comuni europei”.
Infine Giegold fa un’analisi sulla moneta unica e sulle possibili riforme in questo campo: “L’Euro può sopravvivere solo se ci sarà un bilancio comune dell’eurozona per condividere gli investimenti e i trasferimenti fiscali”. Il tutto dovrebbe essere realizzato grazie all’istituzione di un ministro comune per le Finanze dell’Unione europea.