Bruxelles – Stabilire standard etici da rispettare e responsabilità civili in caso di incidenti che coinvolgono un’auto senza conducente. Ma anche l’istituzione di un’Agenzia europea dedicata all’intelligenza artificiale e, nel lungo termine, la creazione di uno status giuridico specifico per i robot che stabilisca di chi sia la responsabilità in caso di danni. Sono i punti principali della risoluzione approvata oggi dal Parlamento europeo con 396 voti in favore, 123 contrari e 85 astensioni.
Accerchiati dal silenzio delle altre istituzioni europee, gli eurodeputati spingono perché l’Unione europea agisca al più presto e regoli un settore in rapida evoluzione, che rischia però di svilupparsi senza linee guida precise, coerenti e rispettose della dignità umana.
I deputati chiedono quindi alla Commissione europea di proporre norme in materia di robotica e d’intelligenza artificiale per sfruttarne appieno il potenziale economico e garantire un livello standard di sicurezza e protezione. Sottolineano che in diversi Paesi sono previsti standard normativi per i robot e che spetta all’Ue prendere l’iniziativa su come impostare questi standard, in modo da non essere costretti a seguire quelli eventualmente stabiliti da Paesi terzi.
La relazione non ha però raccolto consensi unanimi in tutta l’aula. “Sono lieta per l’approvazione della mia relazione sulla robotica, ma mi rammarico che la coalizione di destra formata da Alde, Ppe ed Ecr si sia rifiutata di prendere in considerazione le possibili conseguenze negative sul mercato del lavoro. La coalizione ha quindi rifiutato un dibattito aperto e lungimirante, ignorando le preoccupazioni dei nostri cittadini”, ha dichiarato la relatrice socialdemocratica Mady Delvaux.
Fra le richieste contenute nel documento c’è anche un urgente progetto di legge per per chiarire le questioni di responsabilità, in particolare per le auto senza conducenti, ma anche un regime di assicurazione obbligatoria e un fondo integrativo per garantire che le vittime di incidenti che coinvolgono auto senza conducente siano completamente risarcite. La risoluzione non è vincolante e la Commissione Ue non sarà obbligata a seguirne le raccomandazioni, ma in caso di rifiuto dovrà indicarne i motivi.