Bruxelles – Gli economisti tedeschi sono scettici riguardo il rispetto della tempistica prevista per le negoziazioni sulla Brexit, l’uscita del Regno unito dall’Unione europea. È quanto risulta dai risultati di un sondaggio condotto dall’Istituto Ifo dell’Università di Monaco di Baviera insieme al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Il 70% dei partecipanti, ha annunciato l’Ifo, ritiene che la tabella di marcia fissata dal governo britannico, la quale prevede di rispettare i due anni di tempo previsti dall’articolo 50 del Trattato di Lisbona per negoziare un accordo con l’Unione europea, sia “irrealistica”. Al contrario, soltanto il 21% tra i 125 professori di economia ad aver partecipato al sondaggio, crede che un accordo potrà essere raggiunto di qui al 2019, mentre tutti gli altri (9%) hanno risposto di essere incerti.
Alla fine, chi trarrà maggiore vantaggio dalle negoziazioni? La gran parte degli intervistati, ha riportato l’istituto di ricerca bavarese, pensa che la Brexit avrà un impatto negativo sia per l’Unione europea che per il Regno unito. Il 63% di loro ritiene anche che la futura politica commerciale dell’Ue tenderà verso il protezionismo. “L’Ue e il Regno Unito dovrebbero cercare di garantire il più possibile il libero commercio”, ha affermato a tal riguardo Niklas Potrafke, direttore dell’Ifo center for public finance.
La posizione del Regno Unito resta più debole di quella dell’Unione europea: è questa la convinzione della maggior parte degli economisti tedeschi. Mentre una chiara maggioranza pensa sia probabile che lo Uk firmi un trattato di libero scambio con gli Stati Uniti di Donald Trump.