Dall’inviato
Strasburgo – Diritti umani e pacifica convivenza con le comunità musulmane non si discutono. Non per Alessandra Mussolini (Fi/Ppe), costretta a intervenire in Aula a Strasburgo contro i deputati europei che si erano espressi contro le due cose. Nel corso del dibattito sulla proposta di direttiva per la lotta al terrorismo (al voto domani), i toni e le parole usati da alcuni eurodeputati non sono piaciuti all’esponente dei Popolari. A indispettire Mussolini sono state in particolare le dichiarazioni di Janusz Korwin-Mikke, membro dei Non iscritti ed esponente dell’estrema destra polacca. Korwin-Mikke ha invocato “la reintroduzione della pena di morte per i terroristi”, e il divieto per la stampa di parlare di attacchi terroristici e loro responsabili. “Bisogna fermare i giornalisti. I terroristi vogliono solo pubblicità, ma vanno impiccati subito senza che se ne parli”.
A quel punto Mussolini ha chiesto l’intervento. Durante i dibattiti si usa utilizzare un cartoncino blu per richiedere la parola al di fuori degli interventi previsti e rivolgere domande ai deputati degli altri schieramenti. Mussolini non si è rivolta però a Korwin-Mikke, bensì al vicepresidente Ioan Mircea Pascu (S&D), in quel momento responsabile dei lavori d’Aula. “Il collega si è appena espresso contro i diritti umani e lei non dice niente?”, la domanda polemica di Mussolini al presidente dei lavori, da cui si aspettava evidentemente una censura o quantomeno un richiamo. “Allora la carta blu non era per Korwin-Mikke, ma per me”, la reazione di Pascu
Poco dopo Mussolini è tornata a prendere la parola, stavolta per un intervento previsto tnella lista degli oratori. Qui Mussolini si è rivolta contro quanti hanno usato il dibattito parlamentare per prendersela contro i musulmani. “La direttiva contro il terrorismo non è un testo contro le comunità musulmane”. L’europarlamentare del Ppe ha quindi sottolineato che se si vuole sconfiggere il terrorismo in Europa “dobbiamo cooperare” con il mondo islamico e le comunità islamiche.