Bruxelles – Nel 2016 la pressione migratoria alle frontiere esterne dell’Europa è rimasta alta, lo testimonia l’oltre mezzo milione di attraversamenti irregolari registrati nel corso dell’anno passato. È quanto segnalato da Frontex, che oggi ha pubblicato i dati sugli arrivi relativi al 2016. L’agenzia europea ha stimato che circa 382mila migranti siano arrivati in Europa da Medio oriente, Africa e Asia. Il 2016 ha visto un calo degli arrivi rispetto al 2015, ma il totale resta comunque più alto di tutti i dati annuali registrati tra il 2010 e il 2014.
La maggior parte dei migranti è arrivata in Italia e in Grecia: questi due Stati hanno registrato circa 180,000 nuovi arrivi nel 2016. Mentre gli arrivi nel Mediterraneo centrale sono aumentati nel corso dell’anno, in Grecia più dell’80% dei migranti sono arrivati tra gennaio e marzo. Il seguente calo degli arrivi, spiega Frontex, è stato una conseguenza dell’accordo tra l’Ue e la Turchia, entrato in vigore il 18 marzo scorso, che ha permesso da un lato il rinvio dei migranti in Turchia, dall’altro la chiusura della rotta dei Balcani.
Mentre la pressione migratoria alla frontiera greco-turca è diminuita, nel 2016 l’Italia ha registrato un incremento del 17% degli arrivi rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda il numero di migranti arrivati in Europa attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, il totale ha superato i 150mila arrivi per il terzo anno di fila. Così come, al pari degli anni precedenti, l’immigrazione irregolare dalla Libia è dipesa quasi esclusivamente dalle reti dei contrabbandieri di persone.
La maggior parte dei migranti diretti in Italia, riporta Frontex, partiva dalla Libia su gommoni sovraccarichi e non adatti alla navigazione e veniva in seguito salvata da navi della guardia costiera e di Frontex, o ancora da vascelli militari o mercantili nei pressi delle coste libiche. Nonostante i puntuali sforzi di salvataggio, purtroppo altre migliaia di migranti hanno perso la vita nel loro tentativo di attraversare il mare per raggiungere l’Europa.
Per il quarto anno consecutivo, infine, anche nel 2016 le persone che dichiaravano di essere cittadini siriani hanno costituito la percentuale più alte di migranti giunti illegalmente nell’Unione europea (17% del totale). Come nel 2015, la maggior parte dei migranti siriani ha usato la rotta del Mediterraneo orientale per arrivare in Europa, ma il loro numero è diminuito di più dell’80% rispetto a quell’anno (con 84,500 persone in totale nel 2016).