Bruxelles – La Francia è la capitale nucleare d’Europa. Il 51% dell’energia da atomo prodotta nel territorio dell’Ue nel 2015 è francese. Sugli 857.129 GigaWattora elettrici prodotti nell’anno di riferimento, 437.428 provengono dai 58 reattori delle 19 centrali attive in Francia (Belleville, Blayais, Bugey, Cattenom, Chinon, Chooz, Civaux, Cruas, Dampierre, Fessenheim, Flamanville, Golfech, Gravelines, Nogent, Paluel, Penly, Saint-Alban, Saint-Laurent, Tricastin).
Nell’Europa che si interroga sul suo futuro e che ragiona su un’Ue a più velocità, l’atomo già divide il progetto comunitario in due. Sono 14 su 28 – la metà esatta – gli Stati membri con produzione di energia nucleare (Belgio, Bulgaria, Finlandia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria), di cui la Francia è il Paese trainante. I francesi hanno puntato con convinzione sul nucleare: i tre quarti dell’energia elettrica consumata ha questa natura. I primi reattori risalgono agli anni Sessanta. Col tempo alcuni dei reattori più vecchi e obsoleti sono stati spenti e sostituiti con altri di più nuova generazione, ma la questione della sicurezza rimane sul tavolo. L’agenzia nazionale per la sicurezza del nucleare nel 2011 aveva rilevato che, sebbene in grado di resistere a eventi estremi, c’erano alcuni aspetti di non conformità con gli standard nazionali.
A oggi sono quattro gli incidenti a impianti nucleari francesi di una certa rilevanza. Il 17 ottobre 1969 si verificò un incidente nella fusione di cinque elementi al reattore 1 della centrale di Saint-Laurent. Il reattore venne spento per un anno. Il 13 marzo 1980, sempre all’impianto di Saint-Laurent, si verifica una fusione del cuore del reattore 2, spento d’urgenza. Il 27 dicembre 1999 la centrale di Blayais è oggetto di un’inondazione. Tre reattori su quattro devono essere spenti. Infine il 23 settembre 2015 si verifica un incendio nel sito di Brennelis, in fase di smantellamento. Vengono evacuate nove persone.
Lo sviluppo del mercato e delle tecnologie nucleari sono da sempre uno dei collanti dell’Europa. Con i trattati di Roma del 25 marzo 1957, parallelamente alla Comunità economica europea (Cee), venne istituita anche l’Euratom, l’organizzazione per il coordinamento dei programmi di ricerca degli stati membri relativi all’energia nucleare ed assicurare un uso pacifico di tale energia.