Bruxelles – Prudenza. Gianni Pittella guarda con molta prudenza al dibattito sull’Europa “a due velocità” che si sta animando in questi giorni.
Il presidente del gruppo S&D al parlamento europeo in un’intervista concessa la Quotidiano Nazionale ha delle riserve sulla proposta lanciata da Italia, Benelux. Olanda e Francia in vista delle celebrazioni di Roma 2017 per i 60 anni dei Trattati di Roma che dovrebbero rilanciare l’Unione europea. “Se dietro questa uscita ci fosse l’idea di spacchettare l’Europa tra puri del Nord e peccatori del Sud, allora ci opporremmo con tutte le forze. Sarebbe una minaccia di una gravità pari a quella dei movimenti populisti e sovranisti”, ammonisce.
Secondo Pittella però “diverso sarebbe se alcuni Paesi, attraverso il meccanismo delle cooperazioni rafforzate, decidessero di portare avanti politiche fiscali comuni con un ministro delle Finanze europeo, un’agenda sociale, politiche per la difesa e la sicurezza più integrate. In questo caso, sarebbe un progetto interessante che dovrebbe vedere l’Italia in prima fila”.
Sull’idea di inserire il principio della doppia velocità nella dichiarazione che sarà sottoscritta a Roma Pittella, una volta che si sarà fatta chiarezza, non è contrario in assoluto, ma avverte: “dipende da quello che si vuole fare. Mi voglio augurare che ci sia dietro il desiderio costruttivo di una maggiore integrazione”.