Bruxelles – La Commissione europea ha pubblicato i risultati della consultazione sulla riforma dei mercati della terminazione delle tariffe delle chiamate, che si è svolta dal 15 marzo al 7 giugno 2016. Oggetto del sondaggio erano le tariffe che gli operatori telefonici si addebitano a vicenda per permettere le chiamate fra reti diverse. In passato la Commissione ha osservato differenze significative fra gli approcci dei regolatori nazionali a questo tipo di tariffe, che, secondo Bruxelles, hanno ostacolato lo sviluppo del mercato interno. Per uniformare e rendere coerente l’interpretazione di tale pratica, nel maggio 2009 la Commissione ha adottato una raccomandazione sulle tariffe di terminazione, disegnando un approccio unico che i regolatori nazionali avrebbero dovuto seguire. Scopo della consultazione era quindi capire quale impatto aveva avuto tale raccomandazione sul mercato della telefonia mobile, per comprendere se sia necessario mantenere la stessa linea o modificarla a seguito dei recenti sviluppi del mercato.
All’appello di Bruxelles hanno risposto in 65 da tutta Europa, 3 dall’Italia. La maggioranza ha riconosciuto che l’attuale normativa ha contribuito ad abbassare le tariffe, aumentando al tempo stesso la concorrenza sul mercato. Tuttavia la raccomandazione, essendo non vincolante, è considerata meno utile nell’aver promosso il mercato interno, soprattutto a causa della scarsa implementazione dei suoi principi da arte degli Stati. Oltre il 70% di chi ha partecipato crede che debbano essere previste ulteriori misure per sbloccare il mercato, ma solo una maggioranza risicata è favorevole all’uso di strumenti vincolanti.
Il risultato della consultazione sarà utilizzato dalla Commissione Ue nel definire la decisione che intende adottare nella seconda metà dell’anno.