Roma – L’aumento improvviso del differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e quelli tedeschi – il famigerato spread che da ieri è schizzato sopra quota 200 punti base, segnando un record dal 2014 – ci ricorda “in modo sgarbato come un Paese ad alto debito non possa permettersi di non adoperarsi per la sua discesa”. Intervenendo alla presentazione dei risultati dell’Agenzia del Demanio per il 2016, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, lega l’aumento del tasso di interesse dei Buoni del Tesoro al timore dei mercati per l’elevata esposizione sovrana. Per fermare questa spinta al rialzo, dunque, assicura che rimane “centrale nell’azione di governo” l’obiettivo di far calare il debito, come per altro chiede la Commissione europea.
Quella di Padoan è una conferma indiretta che l’esecutivo lavora per dare concretezza alle promesse contenute nella lettera inviata ai commissari Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici la scorsa settimana, indicando le aree di intervento per trovare nelle accise, nelle imposte indirette e nel taglio alla spesa pubblica i 3,4 miliardi di euro di correzione al bilancio chiesti da Bruxelles.
“Il Paese e il governo rispettano le regole”, rivendica Padoan annunciando che proprio per questo, “in un contesto in cui il dialogo con l’Ue continua”, l’esecutivo riuscirà a mettere in campo “molte risorse aggiuntive” per l’emergenza terremoto. “Il Paese ha chiesto e ottenuto margini aggiuntivi di spesa per essere investiti nell’edilizia sismica”, sottolinea, e “altre risorse saranno messe in campo”. Tutto ciò a dispetto della manovra aggiuntiva che andrà comunque fatta, lascia intendere il titolare dell’Economia.