Bruxelles – Giacomo Lariccia firma un nuovo album, e il titolo sembra particolarmente azzeccato, visti i tempi: “Ricostruire”. Che si parli dell’Italia o dell’Europa? Probabilmente no, ma il collegamento viene immediato.
Il cantautore italiano si era fatto conoscere in Belgio tre anni fa, con l’uscita del suo secondo album, “Sempre avanti”. Un’opera che “racconta la Bruxelles dei talenti in fuga dall’Italia, della loro ricerca di vita e di futuro”, ma che è prima di tutto un inno alla vita, “è il desiderio di non arrendersi e di continuare a cantare”.
Dopo aver girato il continente in autostop, Lariccia si è innamorato di Bruxelles. Così si è fermato nella Capitale belga, si è diplomato in chitarra jazz e ha messo su un gruppo col quale ha cominciato a esibirsi. Prima i concerti in casa di amici per autofinanziarsi, poi i primi successi e le tournée in teatri di tutta l’Europa.
Col suo primo disco, “Un colpo di sole”, il cantautore si è aggiudicato premi prestigiosi in Italia, tra cui le finali del Premio Tenco (nella categoria migliore opera prima) e del Premio De Andrè. Lariccia canta con uno stile ironico, ma anche denso di metafore. Per questo ricorda un po’ Simone Cristicchi, anche se la sua voce è più simile a quella di Max Gazzé. Il suo gruppo, composto da chitarre, basso, batteria, un sassofono e un trombone, propone brani dallo stile molto vario.
“Ricostruire’ parla del mio viaggio al cuore della fragilità”, ha raccontato Lariccia. Il cantautore presenterà il suo nuovo album a Bruxelles sabato 11 marzo, allo spazio Cellule 133 (Av. Ducpétiaux 133a, 1060 St. Gilles).
Per chi volesse avere un assaggio della sua musica, ecco un suo brano dedicato a Bruxelles.