Bruxelles – Angela Merkel ha ragione: per sopravvivere l’Europa ha bisogno di procedere a velocità diverse. Romano Prodi, ex presidente del Consigli e ultimo italiano alla guida della Commissione europea, plaude all’idea della cancelliera tedesca di ridisegnare una nuova Ue. Formalizzare un’Unione europea a due velocità “in mancanza di una condivisa politica europea, è l’unica strada percorribile”, dice il professore in un’intervista ad Andrea Bonanni di Repubblica. “Tutti insieme non si riesce a portare avanti il progetto europeo. La mossa della cancelliera è benvenuta, anche perché mi sembra che finalmente dia una prima risposta a Trump e a Le Pen”, il presidente degli Stati Uniti e la candidata alla presidenziali francesi, uniti da un sentimento anti-comunitario.
L’Europa è chiamata a rispondere, e la proposta di un’Ue con all’interno diverse forze “va bene”, perché dimostra innanzitutto che “finalmente la Germania sembra cominciare ad assumersi quel ruolo di leadership che non aveva mai voluto esercitare”. Attenti, però: la proposta di Merkel nasconde insidie, soprattutto per l’Italia. Da una parte “l’Europa a due velocità non è e non deve diventare un’Europa di prima e di seconda classe”, dall’altra l’Italia deve fare in modo di non ritrovarsi tra i Paesi di seconda fascia. “Sarà il caso che il governo italiano si prepari bene, perché il vertice di Roma, a marzo, escluda questa eventualità. La sfida delle due velocità interpella tutto il Paese e l’Italia deve tornare a diventare un protagonista attivo della politica europea”. Per questo, a a detta di Prodi, andare il voto in questo momento rischia all’Italia di far perdere il treno del cambiamento europeo. “Ho sempre considerato l’ipotesi di elezioni anticipate una prospettiva poco probabile e, in questa fase, politicamente sbagliata. A maggior ragione, ora, credo che il governo italiano debba avere la tranquillità necessaria per affrontare questi temi”.