Bruxelles – Un’Unione europea basata sulla sussidiarietà e il principio della proporzionalità in un quadro decisionale trasparente, pronta a affrontare “diversi percorsi di integrazione”, a velocità diverse. E’ il cuore del contributo del Benelux (Belgio, Olanda, e Lussemburgo, tre dei paesi fondatori dell’Unione) alla Dichiarazione di Roma che sarà adottata dai Ventisette il prossimo 25 marzo, giorno della celebrazione dei Trattati di Roma del 1957.
“Come Stati membri fondatori, siamo determinati a fare un successo del l’Unione europea con 27 Stati membri, costruendo sulla loro storia comune e gli obiettivi raggiunti”. Inizia così il documento, che ovviamente si riferisce ad un’Ue senza la Gran Bretagna, che, come annunciato, prima del 25 marzo dovrebbe già aver attivato la procedura di Brexit. La chiave, secondo questi tre Paesi, è nella cooperazione, tesa al “bene comune”.
Il documento, breve ma intenso, elenca poi sei punti sui quali lavorare a partire dal 25 marzo.
Il primo è che i Trattati esistenti sono la “solida base per la futura collaborazione” che potrà rafforzare “le quattro libertà (di movimento delle persone, delle merci, dei capitali e dei servizi, ndr) il mercato interno, la dimensione sociale inclusa l’economia sociale di mercato e un’Eurozona forte e competitiva”. Niente nuovi Trattati, niente modifiche, che potrebbero aprire un vaso di Pandora di rivendicazioni e distinguo che potrebbero, in questa fase, far saltare tutto il progetto europeo.
Il secondo punto è “il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e dei diritti umani”, che sono la “spina dorsale”della cooperazione nell’Ue.
Poi arriva il punto politico più importante: “l’Ue si concentrerà sulle sue priorità principali. Sulla base dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, l’Ue interverrà soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dell’azione prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri, né a livello centrale né a livello regionale e locale, ma possono, a motivo delle dimensioni o degli effetti dell’azione in questione, essere realizzati a livello di Unione. L’Ue farà solo ciò che gli stessi Stati membri non sono in grado di fornire ai loro cittadini. Ciò implica anche che l’Unione avrà bisogno di agire con fermezza in aree di chiaro valore aggiunto europeo, e dovrà spendere le sue risorse finanziarie di conseguenza”. Dunque da una parte restituire sovranità agli Stati, ma dall’altra aumentare le competenze comunitarie su alcuni temi.
Il quarto punto insiste sul “metodo comunitario” come “miglio garanzia per concentrarsi sull’interesse comune”.
Al fine di aumentare la fiducia nell’Unione europea, afferma poi il documento, “le istituzioni e gli Stati membri condividono una responsabilità comune per rafforzare ulteriormente una formulazione democratica e trasparente dei processi decisionali”.
Solo alla fine del documento i Paesi Benelux toccano il tema della doppia (o forse anche tripla) velocità. Olanda, Belgio e Lussemburgo affermano che “diversi percorsi di integrazione e di cooperazione rafforzata potrebbero fornire risposte efficaci alle sfide che interessano gli Stati membri in modi diversi”. Sempre nella trasparenza ed essendo pronti ad allargare il numero dei Paesi che faranno cooperazioni rafforzate.
In questo secolo, “l’Unione europea ha bisogno di avere la capacità di reagire alle sfide globali che vediamo di fronte a noi. Abbiamo bisogno di costruire ulteriormente un’Ue che risponda alle aspettative e alle ambizioni dei nostri cittadini, e rafforzare la capacità dell’Ue di proteggerli ed essere efficiente”.
Alla fine il documento spinge sull’acceleratore, è necessario, è scritto, “passare da una fase di analisi e di riflessione ad una fase di consegna dei benefici concreti per i nostri cittadini”.
Di seguito il documento originale.
Benelux Input to Rome Declaration 2017
As founding member states, we are determined to make a success of the EU with 27 member states, building on their joint history and achievements. The European Union is more than the mere sum of its member states; it is founded on common values, with the ambition of bringing people together and working for their common good. We firmly believe that it remains the best answer to face today’s challenging times and shape tomorrow’s world. We wish to strengthen our cooperation, notably by taking the following principles into account:
The Treaties remain the solid base for further cooperation that will strengthen the four freedoms, the internal market, the social dimension including a social market economy and a strong and competitive Eurozone. Thereby the EU remains the source of prosperity and welfare to the benefit of our citizens.
Respect for human dignity, freedom, democracy, equality, the rule of law and human rights are the backbone and the very fundament on which cooperation between member states in the European Union is based. The member states and the institutions share the duty to uphold and promote them. This implies regular dialogue among member states on their observance.
The EU will focus on its core priorities. Based on the subsidiarity and proportionality principles, the EU shall only act if and in so far as the objectives of the proposed action cannot be sufficiently achieved by the member states, either at central level or at regional and local level, but can rather, by reason of the scale or effects of the proposed action be achieved at Union level. The EU will only do what member states themselves are not able to deliver for their citizens. This also implies that the Union will need to act firmly in areas of clear European added value. It should spend its financial resources accordingly.
The institutions and the community method remain the best guarantee for the EU to focus on common interests and for preserving the equilibrium between interests of all member states.
- With a view to increasing trust and confidence in the EU, the institutions and the member states share a common responsibility to further strengthen a democratic and transparent formulation and decision-making processes. Consistent and rigorous implementation and application of the EU acquis, including European Council and Council decisions and conclusions is of the utmost importance. Confidence in well-functioning governance and the rule of law in member states is critical to the internal market, the Schengen area and further development of the EU.
Different paths of integration and enhanced cooperation could provide for effective responses to challenges that affect member states in different ways. These arrangements should be inclusive and transparent, with the greatest possible involvement of the other member states and EU institutions.
In the 21st century, the EU needs to have the capabilities to react to the global challenges we see ourselves confronted with. We need to further build an EU that lives up to the expectations and ambitions of our citizens, and strengthen the EU’s abilities to protect and perform.
Beyond the strategic agenda adopted by the European Council in June 2014, we have set the right priorities in the Bratislava declaration and its roadmap. It is now most urgent to put all efforts on implementation of this agenda. We must innovate and improve the way we cooperate to move from a phase of analysis and reflection to a phase of delivery of concrete benefits for our citizens. The principles indicated above will serve to support this goal.