Bruxelles – L’Unione europea “accoglie con favore” l’accordo bilaterale tra Italia e Libia per fermare l’afflusso dei migranti nella rotta centrale del Mediterraneo “ed è pronta a sostenerla nella sua attuazione”. Lo si legge nelle conclusioni del Vertice di Valletta in cui oltre a dare il via libera al piano europeo proposto dalla Commissione i Ventotto hanno assicurato anche il proprio appoggio al Memorandum firmato da Paolo Gentiloni e il premier libico Fayez Mustafa Al-Sarraj. Al termine del Vertice, il premier Maltese, Joseph Muscat, ha affermato che l’Europa “dà il benvenuto ed è pronta a sostenere” l’intesa. “Sappiamo che in Libia c’è una situazione particolare e che il governo libico affronta delle sfide” in un Paese ancora diviso, ma secondo Muscat “questa non è una scusa per non prendere impegni, anzi una ragione per fare di più con il governo libico”, e quella presa dal governo italiano è una decisione che “mostra coraggio nel prendere le decisioni necessarie”.
Per il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, si tratta di “un segno importante e incoraggiante che le cose cambieranno in meglio”, e quindi “è responsabilità dell’Ue supportare sia l’Italia che la Libia”, nello sforzo congiunto per fermare gli ingressi di immigrati.
“Ai colleghi ho chiarito la straordinaria importanza dell’accordo di ieri perché le autorità di Tripoli si impegnano ad una collaborazione concreta con Italia e Ue sul tema migratorio affrontandolo direttamente”, ha affermato al termine del Vertice Gentiloni. Per il presidente del Consiglio “si tratta di un primo passo” ma non bisogna dimenticare che “il governo libico non ha lo stesso controllo del territorio di Erdogan” in Turchia, da cui nell’ultimo anno in seguito all’accordoo con l’Ue gli afflussi di migranti sono diminuiti di oltre il 90%, e quindi “non ci si può aspettare che all’improvviso la situazione cambi”.
Nelle conclusioni i Ventotto capi di Stato e di governo in sostanza appoggiano in pieno il programma messo a punto dalla Commissione che prevede soprattutto un aumento del sostegno all’addestramento della guardia costiera del Paese. “Siamo determinati a prendere ulteriori misure per ridurre in maniera significativa i flussi migratori lungo la rotta del Mediterraneo centrale e smantellare il modello di attività dei trafficanti”, scrivono promettendo di “intensificare la collaborazione” con la Libia “quale principale paese di partenza”, nonché “con i suoi vicini in Africa settentrionale e subsahariana”. Ma per farlo saranno necessarie risorse economiche, e Al-Sarraj ha detto chiaramente che dovranno essere più di quelle promesse. L’apertura a questa richiesta per il momento è modesta, i Ventotto accolgono l’impegno della Commissione di 200 milioni, definendolo “un primo passo”, ma senza specificare quali saranno i passi successivi.