Bruxelles – Da sempre la squadra del cuore è una fede, e il calcio è una religione. Adesso però lo è ancora di più. La croce, simbolo della cristianità, torna ad animare il dibattito a questo punto non solo più sportivo. Motivo della ‘polemica’ la decisione del Real Madrid di eliminare dal proprio simbolo la croce cristiana originariamente posta sulla corona reale, quale mossa per vendere di più nel mondo arabo-islamico. Il 15 febbraio si giocherà Real Madrid-Napoli, e secondo Fulvio Martuscello, europarlamentare dei Forza Italia (Ppe) e presidente delle delegazione parlamentare per le relazioni con Israele, è giusto che la squadra azzurra si presenti con una croce cristiana sul petto.
“Contro il Real Madrid usiamo una tuta con la croce”, scrive sul suo blog il deputato del Ppe. Le norme Uefa non permettono alle squadre partecipanti alle coppe europee di cambiare la maglia a competizione in corso. La maglia indossata la prima volta non può essere cambiata. Il Napoli dunque non potrà proporre una maglietta diversa, ma “leggere che il Real Madrid ha scelto in nome del business sul mercato del Medio Oriente di togliere la croce dal proprio stemma della squadra, impone al Napoli una provocazione”, secondo Martuscello. Da qui l’idea. “Nella partita contro il Real Madrid indossiamo una tuta con il simbolo della croce per rimarcare i valori dell’Europa e i valori della cristianità”. Martusciello si rivolge direttamente al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, chiedendogli di “valutare questa proposta e di sfidare il business che il Real Madrid andrà a fare in Medio Oriente togliendo appunto la croce dal proprio simbolo”.
La questione della croce non è nuova. Il 27 novembre 2007 fece scalpore in Turchia la maglia utilizzata dall’Internazionale per la partita casalinga di Champions League contro il Fenerbahce. Invece della tradizionale divisa a strisce verticali nere e azzurre, l’Inter indossò una maglia bianca con una croce rossa al centro. La maglia rappresentava il simbolo del comune di Milano ed era una produzione inedita per il centenario del club. Nel Paese ci fu una tale protesta che l’Inter nella partitia di ritornò evitò l’utilizzo della maglia rosso-crociata per indossare la tradizionale casacca nero-azzurra.
In Italia un’altra squadra ha maglia con una croce: è il Parma, la cui casacca – dopo vari cambiamenti – prevede una croce al centro, una scelta stilistica che non ha nulla a che vedere con la religione. Diverse le soluzioni cromatiche: maglia blu con croce gialla (il simbolo e i colori cittadini) oppure croce nera su sfondo bianco (il simbolo del e i colori del club). Il Parma non ha però mai adottato tale casacca in competizioni internazionali, limitandosi a indossarla nelle sole manifestazione nazionali.