Roma – Sono gli italiani i più accaniti giocatori d’azzardo d’Europa sul web. Lo segnalano Annunziata De Felice e Isabella Martucci in un articolo pubblicato dalla Rivista economica del Mezzogiorno, una pubblicazione trimestrale dello Svimez. Le autrici dell’articolo citano dati risalenti al 2012, secondo i quali il nostro Paese da solo occupa oltre un quinto (22%) del mercato mondiale, e con l’impressionante cifra di 15 miliardi di euro di giocate raccolte online stacca nettamente la Francia, seconda in classifica, ferma a 9,5 miliardi.
Se ai giochi online si sommano quelli tradizionali controllati dai Monopoli – lotto, superenalotto, lotterie nazionali e gratta e vinci, scommesse sportive a base ippica, Bingo, apparecchi elettronici come i videopoker – e dai quattro casinò presenti nel nostro Paese (Campione d’Italia, Saint Vincent, Sanremo e Venezia) la cifra sale a 84 miliardi, un’incidenza superiore al 5% del Pil nel 2012.
Secondo le autrici dello studio, “si tratta di un mercato del tutto anomalo, che non ha risentito affatto delle difficoltà congiunturali che hanno interessato l’Italia”. Una mania a prova di recessione, quindi. Anzi, addirittura capace di alimentarsi proprio grazie alle difficoltà economiche. Infatti, segnala la rivista, “mentre durante la crisi si assisteva a una contrazione della domanda interna di beni e servizi, e i consumi delle famiglie calavano del 3%, i giocatori hanno sestuplicato l’ammontare della spese per il gioco d’azzardo”. Un record che desta maggiore preoccupazione se si tiene conto che i dati riguardano solo “il gioco legale, perché è impossibile stimare quello illegale”.