Bruxelles – In qualità di “vera amica” degli Stati Uniti l’Unione europea “ha il dovere di essere chiara, rispettosa e chiara, quando c’è un disaccordo”, e rispetto all’ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump, che impone un bando selettivo all’immigrazione da da 7 Paesi musulmani (Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen), “siamo in chiaro disaccordo”. Federica Mogherini, parlando al Parlamento di Bruxelles, torna a criticare il provvedimento voluto da Trump, rispetto al quale, ha aggiunto “anche molti nel Paese sembrano essere in disaccordo”. Gli Stati Uniti, ha spiegato Mogherini, “hanno chiarito che non riguarderà i cittadini europei con la doppia nazionalità in uno di quei Paesei”, ma questo “non cambia il nostro giudizio”.
L’Europa, ha dichiarato l’Alto rappresentante, ha imparato dalla sua tragica storia che ogni persona ha dei diritti fondamentali che non possono essere messi in discussione”, che “nessuno può esere privato dei suoi diritti a causa del suo luogo di nascita o della sua religione”, e per questo l’Ue “non caccerà nessuno che ha diritto alla protezione internazionale”.
Nel suo discorso Mogherini ha aggiunto anche una “considerazione personale” definendo “molto triste” il fatto che l’ordine esecutivo del Presidente Trump “sia stato emanato il 27 gennaio, il giorno della Memoria dell’Olocausto”, un giornata che per Mogherini è stata istituita “innanzitutto per commemorare gli ebrei uccisi dal nazismo”, ma “anche per rigettare ogni discriminazione e riflettere sul nostro dovere di ospitare chi scappa dalle persecuzioni”.