Bruxelles – Il gruppo dei Socialisti e democratici al Parlamento europeo dichiara guerra alla “povertà energetica”, perché “nessuno debba scegliere fra scaldarsi e mangiare”. “50 milioni di famiglie in Europa vivono in condizioni di povertà energetica”, ha dichiarato la vicepresidente del gruppo S&D, Kathleen Van Brempt, in occasione del lancio della campagna ‘End energy poverty’ a Ghent, in Belgio, al quale ha partecipato anche il commissario Ue per l’Unione in energetica Maros Sefcovic. Con tale campagna, i socialisti vogliono “sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di proteggere le persone più vulnerabili”, per “mettere la lotta contro la povertà energetica al centro del nostro lavoro sull’unione energetica”, ha spiegato Van Brempt.
La vicepresidente ha ribadito che “se vogliamo avere successo nella transizione verso una società a basso consumo di carbone e ad alta efficienza energetica, avremo non solo bisogno di macro-soluzioni, ma di micro-soluzioni a livello locale”. Per questo motivo il gruppo ha presentato un manifesto con 10 raccomandazioni per far fronte ai problemi di diversi milioni di persone costrette a “scegliere tra riscaldarsi o mangiare”, invitando la Commissione a “facilitare lo scambio delle pratiche migliori tra le amministrazioni locali, le regioni e gli Stati membri”.
La campagna muove i passi dal Pacchetto per “l’energia a prezzi accessibili per tutti”, pubblicato dalla Commissione europea nel novembre 2016. Un insieme di proposte legislative che comprende l’unificazione del mercato energetico, il riscaldamento globale, la transizione verso le energie rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica.