Bruxelles – E’ Benoit Hamon il candidato della gauche socialista alle prossime presidenziali francesi. L’ex ministro dell’Istruzione, 49 anni, rappresentante dell’ala più radicale del Partito socialista (Ps), ha staccando nettamente al ballottaggio delle primarie per la candidatura all’Eliseo l’ex premier Manuel Valls, 54 anni, rappresentante della compagine ‘riformista’ e moderata dei socialisti, arrivati a questo confronto interno in un quadro di forti divisioni e generale debolezza.
Hamon ha ottenuto ieri il 58,65% delle preferenze, contro il 41,35% di Valls in un voto che ha visto un’affluenza nettamente superiore a quella del primo turno, con un 22,8% in più di votanti secondo gli organizzatori.
Secondo i sondaggi il Ps si fermerebbe al primo turno delle presidenziali (23 aprile) con un umiliante quinto posto e al ballottaggio il 7 maggio andrebbe il candidato dei Republicans Francois Fillon contro la leader dell’estrema destra Marine Le Pen. Fillon è in difficoltà per lo scandalo legato all’assunzione della moglie Penelope come assistente parlamentare. (Notizia tratta da Askanews).
Gli eurodeputati socialisti francesi salutano con favore la vittoria di Hamon, e invitano il partito alla compattezza. “Ci congratuliamo con Benoît Hamon, che con la sua campagna è riuscito a mobilitare e dare speranza alla sinistra. Ricchi delle nostra diversità,- dicono in una nota – oggi richiamiamo il rispetto dell’impegno primario per l’unità di tutti dietro il nostro candidato. Benoît Hamon incarna i valori della sinistra, la solidarietà, la libertà, ma anche la sicurezza. Con lui sappiamo che la creazione di ricchezza deve permettere un’equa ridistribuzione verso chi soffre”.
I Socialisti e radicali salutano poi “l’ampia partecipazione dei cittadini alle primarie: è la prova che la sinistra e i socialisti sono in piedi”. I tredici membri della delegazione socialista francese al Parlamento europeo “sono a disposizione di Benoît Hamon per battere la destra e l’estrema destra in una campagna che sarà difficile e che è in un particolare contesto storico”. L’appello è che “la sinistra e gli ecologisti devono ora stare insieme, non si rassegnano al futuro, e incarnino una forza di speranza e di progresso per tutti gli europei!”.