Bruxelles – A quasi due anni dall’annessione della Crimea da parte della Russia (18 marzo 2014) e in un territorio ancora ferito dalle tensioni tra filorussi e filogovernativi nell’area del Donbass, l’Ucraina apre le porte del Paese alla Nato. Il presidente Petro Poroshenko il 26 gennaio ha firmato un provvedimento con cui autorizza le truppe straniere a prendere parte alle esercitazioni militari multinazionali sul territorio ucraino a partire dal 2017.
La decisione ha già ricevuto l’ok da parte del parlamento nazionale, la Rada, lo scorso 19 gennaio con 236 voti favorevoli su 450 deputati.
In base al piano contenuto nel provvedimento, “nel 2017 l’Ucraina ospiterà fino a 3mila militari dotati di armamenti e attrezzature militari e fino a 6 aerei ed elicotteri”, si legge in una nota del presidente ucraino, “che saranno inviati dagli Stati Uniti, da altri stati membri della Nato e dai componenti del Partenariato per il programma di pace”.