Bruxelles – Quale sinistra vincerà in Francia? Nel ballottaggio di domenica tra l’ex premier Manuel Valls e il radicale Benoît Hamon non si deciderà solo chi sarà lo sfidante socialista di François Fillon, candidato presidente per il centro destra francese, alle prossime elezioni francesi di primavera. La vera sfida di domenica 29 gennaio sarà tra le due anime della sinistra francese ed europea: quella razionale, incarnata da Valls, e quella più ’emotiva’ di Hamon, che ha promesso di tornare a “far battere il cuore della Francia”.
Al primo turno di domenica 22 gennaio Hamon, l’ex ministro dell’educazione che propone il reddito di cittadinanza e un tetto 36 ore lavorative a settimana, ha sbaragliato contro ogni aspettativa Valls, decretando con 5 punti percentuali in più (36% su 31%) il rafforzamento dell’anima più radicale della gauche francese.
Lo scontro tra le due componenti della sinistra europea è stato ancora più evidente mercoledì sera durante il confronto televisivo. Il più pragmatico Valls ha ricordato al suo avversario che “esiste una differenza tra i sogni, le illusioni e un programma politico credibile”, riferendosi alla proposta di Hamon di un reddito minimo garantito per tutti, quello che è il suo cavallo di battaglia.
Il rappresentante dell’ala sinistra del partito socialista ha risposto attaccando proprio il pragmatismo dell’avversario e ricordandogli che “i sogni che hai contribuito a far crescere sono quelli di coloro che già possiedono molto”, accusando Valls di aver concesso agevolazioni fiscali alle imprese e di aver invece aumentato le tasse sul reddito sui lavoratori della classe media.
Se al ballottaggio il terzo arrivato alle primarie di domenica scorsa, Arnaud Montebourg, dovesse appoggiare Hamon con suo 17%, come ha già annunciato di voler chiedere al suo elettorale, la partita per Valls potrebbe essere segnata.