Bruxelles – “Una procedura di infrazione sarebbe un grosso problema per l’Italia in termini di reputazione che in questo periodo recente ha rafforzato e costruito, sarebbe una inversione a U rispetto a quello che è stato fatto fino ad adesso”. Al termine dell’Ecofin, a Bruxelles, Pier Carlo Padoan ha fatto capire che l’Italia non ha intenzione di tirare troppo la corda sulle correzioni di bilancio richieste dall’esecutivo comunitario per evitare la bocciatura della manovra del governo. Una risposta a quanti in Italia, vorrebbero un voto a giugno evitando una manovra correttiva.
“La Commissione aspetta risposta il primo febbraio e arriverà”, ha ribadito il ministro delle Finanze. Poi, rispondendo a una domanda sulla ricapitalizzazione del Monte dei Pashi di Siena, ha assicurato che “non c’è alcuna riserva della Commissione, non è assolutamente così”. Anzi, ha aggiunto, l’incontro di ieri con la commissaria per la Concorrenza Margrethe Vestager “è stato assolutamente positivo”.
Parlando invece della situazione politica mondiale, Padoan ha affermato che un ritorno al protezionismo negli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump sarebbe “un danno per tutti”. Il nuovo contesto, ha affermato il ministro, “è complicato da decifrare”, da una parte “ci saranno dagli Stati Uniti stimoli espansivi che fanno bene a tutti”, ma ci saranno “anche cose molto preoccupanti”, e “di questo si è discusso parecchio” a Bruxelles. “Questo ritorno al protezionismo, vero o presunto, se dovesse prender piede sarebbe un danno perché tutti sappiamo che l’integrazione commerciale è una potente fonte di crescita di cui anche noi siamo beneficiari”, ha dichiarato.
In tutte le riunioni a livello Ue “si è parlato molto del fatto che dopo la Brexit e con la nuova amministrazione americana il terreno di gioco è cambiato”, e quindi “l’Europa deve prendere atto sia dei propri successi passati che delle nuove sfide”, ha spiegato ancora Padoan secondo il quale serve un cambio di rotta: “Molti di noi hanno auspicato che l’Ue prendesse atto che non si può continuare come se non fosse successo niente, soprattutto in questo anno molto complicato per molti Paesi”.