Bruxelles – L’Italia resta ferma sul divieto di Ogm nel suo territorio, ma sceglie di lasciare liberi gli altri partner Ue di decidere come vogliono. Niente organismi geneticamente modificati nella nostra agricoltura ma nessuna battaglia per evitare “contaminazioni” da coltivazioni straniere.
E’ quanto è emerso oggi nella votazione dei rappresentanti degli Stati membri nel Comitato permanente Ue per piante, animali, alimenti e i mangimi (Paff), nel quale non si è raggiunta una maggioranza favorevole alla proposta della Commissione che va nel senso della “libera scelta”, in questo caso per due nuovi tipi di mais Ogm e il rinnovo dell’autorizzazione per un terzo.
Secondo le nuove regole i singoli Paesi possono vietare la coltivazione sui loro propri territori nazionali anche se esiste un’autorizzazione Ue all’utilizzo di questi Ogm. La Francia, invece, ha deciso di votare contro, cioè per il divieto di introduzione di questi nuovi Ogm.
Il nuovo regolamento dunque non è stato approvato e la Commissione ora “riflette” su come procedere in questa materia.
Secondo quanto si è appreso l’esito del voto sui tre Ogm è stato il seguente:
Mon 810
A favore CZ, EE, ES, IT, LT, NL, RO, FI, SV, UK 10 EM, 47,02 %
Astenuti BE, DE, HR, MT, PT, SK 6 EM, 22,28%
Contrari BG, DK, IE, EL, FR, CY, LV, LU, HU, AT, PL, SL, 12 EM, 30,7 %
Tc 1507 e Bt 11
A favore EE, ES, IT, LT, NL, RO, FI, UK 8 EM, 33,02 %
Astenuti BE, CZ, DE, HR, MT, PT, SK 7 EM, 24,31%
Contrari BG, DK, IE, EL, FR, CY, LV, LU, HU, AT, PL, SL, SV 13 EM, 32,68%.
Secondo l’eurodeputato francese dei Verdi José Bové ora “la Commissione europea non ha altra scelta se non vietare in modo permanente queste tre varietà di mais. Dati i danni causati negli Stati Uniti dal glifosato e la comparsa di insetti resistenti, sono convinto che l’agricoltura europea ha tutto da guadagnare puntando sulla qualità dei suoi prodotti. Oggi, possiamo essere fiduciosi che per la prossima stagione, nessun Ogm sarà coltivato in Europa”.
Ursula Hudson, membro del Comitato Esecutivo Internazionale di Slow Food e Presidente di Slow Food Germania denuncia che “aAncora una volta è stato dimostrato come gli Stati europei non vogliano dare il proprio sostegno all’introduzione di Ogm in Europa. L’anno scorso 17 Paesi europei si sono chiaramente espressi contro la coltivazione di Ogm sui loro territori. Alcuni di loro – tra cui Grecia, Italia e Paesi Bassi – hanno votato oggi a favore dell’autorizzazione a livello europeo, nascondendosi dietro la possibilità per ogni Stato di vietarne l’uso all’interno dei propri confini: è un’ipocrisia bella e buona”.
Secondo Hudson “i rappresentanti dei nostri Paesi dovrebbero riconoscere una volta per tutte che i cittadini non vogliono Ogm in Europa e smettere di autorizzarli, iniziando a discutere su questioni davvero urgenti: come sviluppare economie agricole locali e sistemi di produzione del nostro cibo che siano sani e rispettosi degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile”.